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A Bologna e Ravenna corsi di hip hop gratis nelle scuole

Corsi per bambini e ragazzi, e alcuni diventano anche curricolari

Pubblicato:15-01-2020 13:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:51
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BOLOGNA – La street dance per antonomasia, l’hip-hop, entra nelle scuole di Bologna e Ravenna. E lo fa con corsi gratuiti chiamati “DancER”, tenuti da insegnanti qualificate a livello nazionale e internazionale. Lezioni di tecnica, ma che, fin dalla loro prima edizione due anni fa, sono un punto di riferimento per i ragazzi. Sara, “hippoppara” fin dall’inizio, emozionata spiega che “non è solo svago. Abbiamo creato fratellanza e ci siamo uniti”. Ma, soprattutto, per lei è importante che “anche quando stai male, ballando torni ad intravedere felicità, a stare bene”. Le due insegnanti Raffaella Siano-Boobi, e Serena Sésé Ballarin, spiegano che “l’hip hop non è solo una danza, è una cultura. Nasce nelle strade, è una danza di quartiere. Insegna il rispetto, c’è la sfida tra i ragazzi, ma poi li unisce e crea legami. Anche chi non si conosce si stringe la mano”. Spiegano che è importante che i ragazzi abbiano un “luogo sicuro” e possano ” imparare a comunicare attraverso i corpi e la danza. Perché con le parole si può dire qualcosa di non vero. Con i corpi no”.

I CORSI

I corsi si svolgono con cadenza settimanale da gennaio a giugno, quando i ragazzi si esibiranno in un saggio e in una gara. Tre dei cinque corsi si svolgono a Bologna nella scuola Salvo D’acquisto, al Navile. Di questi, due sono entrati a far parte della programmazione curricolare per i ragazzi delle classi quinte (sezioni B e D) delle elementari Bottego, mentre uno è ad iscrizione libera per i ragazzi dai dieci anni in su, fino ad un massimo di circa 50 partecipanti. I due corsi di Ravenna, a Lido Adriano, sono divisi per fasce d’età, ma sono aperti a chiunque voglia iscriversi. Con la collaborazione del centro Cisim, i due corsi, per bambini fino a dieci anni e dagli 11 in su, si tengono il mercoledì nella scuola Dante Alighieri.

IL PROGETTO DANCER

Il progetto DancER, arrivato quest’anno alla sua terza edizione, coinvolge ora oltre 200 ragazzi. È stato ideato da Vittoria Cappelli, che durante la presentazione sottolinea come i ragazzi imparino “il valore dell’unione e dello stare insieme, ma anche la disciplina e le competenze artistiche”. insieme a lei, la direttrice artistica è Monica Ratti, che vuole “far volare alto i ragazzi” proponendogli, durante le lezioni, anche incontri con artisti dell’hip-hop famosi e accreditati.


Chiara Badini, presidentessa dell’associazione LaborArts, che promuove ed organizza i corsi, ricorda che i corsi sono importanti: “Sentendo dagli adulti di guerre, crisi, i ragazzi si sentono molto soli. mentre la danza è un amico, è un ‘luogo’ pulito, sicuro”. Supportato principalmente da contributi privati di chi, come Alfasigma, Fondazione Germano Chincherini, Fondazione del Monte, Ima, Marposs, Cassa di risparmio di Bologna e Gruppo Hera. da quest’anno ha anche il patrocinio del Quartiere Navile, Comune di Bologna. I ragazzi possono recarsi nelle segreterie delle scuole per compilare e far firmare ai genitori i moduli di iscrizione. Il brand sportivo “Macron” vestirà i ragazzi con la maglietta “ufficiale” dei corsi e saranno assicurati grazie al contributo di Endas. Mentre l’attrezzatura audio e la comunicazione sono affidatre a Radio Sata, ComunicaMente e Danzasì. Senza dimenticare il contributo organizzativo dell’agenzia di comunicazione e organizzazione eventi “Laboratorio delle idee”.

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