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Vaccini, Burioni contro Di Maio e Salvini: “Il dl Lorenzin funziona”

Così il virologo pesarese Roberto Burioni, docente all'Universita' San Raffaele di Milano e paladino nella battaglia contro i 'no' e i 'free' vax

Pubblicato:15-01-2018 16:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:21
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PESARO – Prima Matteo Salvini e poi Luigi Di Maio. Il virologo pesarese Roberto Burioni, docente all’Universita’ San Raffaele di Milano e paladino nella battaglia contro i ‘no’ e i ‘free’ vax, sulla sua pagina Facebook dedica oggi due post con cui mette nel mirino, prima il leader del Carroccio e, poi, il candidato premier del Movimento 5 stelle che nelle ultime ore si e’ detto pronto (come nei giorni scorsi fece Salvini), in caso di vittoria alle elezioni politiche, a cambiare la legge Lorenzin sull’obbligatorieta’ vaccinale. “Certo Di Maio abroghiamo la legge Lorenzin che sembra funzionare- scrive provocatoriamente Burioni-. Non sia mai che qualcuno ci strappi il quinto posto nella classifica mondiale dei casi di morbillo.
Cosi’ saranno contenti pure quelli che non vogliono gli immigrati: non verranno piu’ da noi per paura di prendere malattie che a casa loro sono sotto controllo”. 

Burioni in mattinata aveva attaccato nuovamente anche Salvini che aveva parlato di ‘sovraccarico immunologico’ provocato a suo dire dai dieci vaccini obbligatori

“La solita scemenza antivaccinista. Pensare di sovraccaricare il sistema immune con dieci vaccini e’ come pensare di sovraccaricare un ponte autostradale con una colonia di formiche. Alcuni bambini non possono essere vaccinati e proprio per proteggere anche loro e’ indispensabile che tutti si vaccinino in mondo che siano protetti dall’immunita’ di gregge. Ma davvero- conclude Burioni rivolgendosi agli elettori di Salvini- accettate di essere rappresentati da una persona che sostiene teorie antiscientifiche? Io ho colleghi bravissimi che votano Lega. Non sarebbe il caso di spiegargli qualcosa?”.

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