Pietro Grasso deve versare al Pd 80mila euro di contributi? Il presidente del Senato a Radio Capital replica con durezza al Nazareno.
“Questo e’ il lato squallido della campagna elettorale. Io- ricorda- mi sono tagliato l’indennita’ da cui i parlamentari prelevano i contributi da dare ai partiti. E l’ho fatto per una ragione chiara: nessun presidente del Senato ha mai dato contributi all’attivita’ politica, proprio perche’ “si tratta di una figura “super partes. Del resto, in 60 mesi- dice Grasso- non me l’hanno mai chiesto. Non me l’hanno chiesto neppure quando mi hanno chiesto di candidarmi in Sicilia. Me l’hanno chiesto solo dopo il 3 dicembre” quando Grasso ha formalizzato il suo impegno con Liberi e Uguali.
“AMMINISTRAZIONE SCRITERIATA DEI CONTI”
In relazione al fatto che il Pd chiede di versare gli 80 mila euro per aiutare i lavoratori del partito in cassintegrazione, il presidente del Senato aggiunge: “Sfruttare dal punto di vista morale il problema dei lavoratori che sono in cassintegrazione e’ il frutto dell’amministrazione scriteriata dei conti del Pd, amministrazione che ha portato a una campagna referendaria e che ha portato il Pd a indebitarsi”.

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