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Consegne di ortaggi in tilt per il gelo, trattori in strada contro la neve

La stima dei danni per la Coldiretti sale ad almeno 300 milioni di euro

Pubblicato:15-01-2017 13:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:47

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ROMA – “Le consegne di ortaggi invernali sugli scaffali sono praticamente dimezzate per effetto del maltempo che ha falcidiato i raccolti di ortaggi delle regioni del centro sud ed ostacolato i trasporti dei prodotti che si sono salvati dal gelo, dalla neve e dalle grandinate”. E’ l’allarme degli agricoltori della Coldiretti che, con l’allerta meteo nelle regioni più interessate, hanno mobilitato i trattori per togliere la neve dalle strade e distribuire il sale contro il gelo per garantire la circolazione anche nelle campagne da dove partono le forniture alimentari di prodotti deperibili.

“I trattori sono stati attrezzati come spalaneve e come spandiconcime per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo per scongiurare un ulteriore aggravamento dei danni. Evitare l’isolamento delle strade di campagna è necessario– continua la Coldiretti- per consentire le forniture quotidiane del latte che deve essere munto tutti i giorni ma anche per rifornire i mercati di verdure e ortaggi. Coltivazioni decimate con interi raccolti di ortaggi invernali perduti e danni alle piante da frutta come agrumi e viti crollate sotto il peso della neve ma anche strage di centinaia di animali hanno portato la stima dei danni a salire per la Coldiretti ad almeno 300 milioni di euro, se si considerano anche le perdite commerciali dovute alle difficoltà di consegna dei prodotti che si sono salvati nei campi. Dalle bietole agli spinaci, dalla lattuga ai cavoli, dai finocchi ai carciofi, dalle zucchine fino alle rape sono disponibili in quantità ridotte sugli scaffali di negozi e supermercati”.


Inevitabili i rifessi alla vendita in una situazione in cui i prezzi degli ortaggi mediamente triplicano dal campo alla tavola secondo l’analisi della Coldiretti che invita a vigilare pero’ sulle speculazioni.

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In Puglia, la regione piu’ colpita, è corsa contro il tempo per raccogliere arance e mandarini e metterli al sicuro dal freddo, dalla neve e dalla grandine nei magazzini che sono pieni di prodotto buono che deve raggiungere anche i mercati del nord. “Gli effetti del maltempo- continua la Coldiretti- rischiano di protrarsi nel tempo per i danni strutturali causati alle piante da frutto a causa del peso della neve. Il freddo si fa sentire con un crollo della produzione del latte lungo tutta la Penisola che raggiunge fino il 50% negli allevamenti delle aree terremotate dove si registra anche un forte aumento degli aborti per lo stress termico a cui sono sottoposti gli animali che in grande maggioranza non possono essere ancora essere ospitati nelle strutture di protezione previste per affrontare l’emergenza, anche se è attesa una accelerazione nella realizzazione delle opere grazie all’ordinanza ‘azzeraburocrazia’ che autorizza finalmente gli allevatori a comprare direttamente tutto ciò che serve per garantire la continuità produttiva delle proprie aziende a fronte di un rimborso pubblico previsto fino al totale delle spese sostenute”.

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