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Lazzarini: “Sul tavolo nome e simbolo Psd, ora avanti”

SAN MARINO - Non si torna indietro dal progetto di riunificazione della sinistra sammarinese. Dalla sala Montelupo di

Pubblicato:15-01-2016 17:36
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:47

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SAN MARINO – Non si torna indietro dal progetto di riunificazione della sinistra sammarinese. Dalla sala Montelupo di Domagnano, ieri sera, nel primo incontro pubblico dell’associazione LabDem, dedicato a i protagonisti del tavolo riformista, Marina Lazzarini, segretario del Psd, annuncia che il progetto è giunto alla definizione delle linee programmatiche, poi potrà procedere alla sua “terza fase”, quella costituente per un nuovo soggetto politico che avverrà, sottolinea comunque, solo a fine corsa dell’attuale legislatura. Lazzarini evidenzia come a credere per primo nel progetto e a proporlo sia stato proprio il Psd, ma tutte le forze che hanno accettato di parteciparvi “sono alla pari”. Tanto che, in vista del nuovo soggetto politico, assicura: “Noi mettiamo a disposizione nome e simbolo”.

Francesca Michelotti, Su, riprende le fila dell’introduzione tracciata pochi minuti prima da Salvo Ando’, ospite della serata: “In questo panorama politico- spiega- il tavolo riformista si pone a fare ciò che deve fare la politica perché, se ci dividiamo tra conservatori e riformisti, non possiamo aspettarci che i conservatori sognino”. Quindi punta il dito contro il partito leader di maggioranza, nonché alleato del Psd: “Abbiamo un partito conservatore che oltre ad essere una forza politica è un potere forte del Paese”. Quindi “se non riusciamo a costruire un partito forte riformista- prosegue- e a riequilibrare le forze in campo, non riusciremo a ristabilire l’uguaglianza nel Paese”.
Parla anche Andrea Zafferani, C10, che motiva l’uscita dal tavolo: “Quando è diventato più politico e si è aperto il ragionamento di un nuovo soggetto abbiamo preferito defilarci- spiega- ma ciò non esclude collaborazione, e forse alleanze, con le forze riformiste”.


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