“Il Brasiliano in carcere lo hanno suonato come un tamburo, dorme per terra e piange”

Corretini a La Zanzara: "Gli volevano anche infilare un bastone nel sedere. Si è fatto mettere in isolamento"

ROMA – Massimiliano Minnocci, alias “il brasiliano”, in carcere “lo hanno suonato come un tamburo africano, non lo hanno fatto dormire tutta la notte, piangeva”. Lo racconta a La Zanzara Algero Corretini, al secolo “1727 WrldStar”. Ora, contestualizziamo: Minnocci è quel sobrio personaggio – di professione “influencer” –  che è stato denunciato dalla compagna per averla presa a bastonate dopo aver assunto cocaina e alcol, provocandole una frattura al braccio. L’altro – il pulpito, diciamo – è un “collega”: stessi tatuaggi ovunque, fisico gonfio di palestra, e fedina penale simile. Corretini è stato condannato a 4 anni per aver preso a sprangate la ex. Ma divenne famoso sui social per la frase “ho preso il muro fratellì” pronunciata quando si schiantò con la sua Jaguar riprendendo tutto con il telefonino.

Cruciani non s’è fatto scappare l’occasione a l’ha ospitato ai suoi microfoni, per farsi raccontare come se la passi “il Brasiliano” a Regina Coeli: “Si è fatto mettere in isolamento, la penitenziaria lo scorta come fosse un cane.  Gli altri detenuti lo hanno accettato male, ha dormito buttato per terra, non gli hanno dato nemmeno il materasso. Lo umiliano solo verbalmente anche perché adesso è fortunato visto che lo hanno messo da solo in cella”.

Corretini ce l’ha con lui perché quando prese a sprangate la sua ragazza “il Brasiliano” lo attaccò pubblicamente dicendo che le donne non si toccano. Che coppia meravigliosa. “Spero che la giustizia tenga dentro quell’animale porco – dice – Conosco il Brasiliano dal 2020, so per certo che Massimiliano era solito sequestrare le ragazze. È giusto che venga trattato così dagli altri detenuti, so che lo hanno suonato come un tamburo africano e che qualcuno voleva pure infilargli il bastone in quel posto“.

“Negli anni è solo peggiorato. Parlano chiaro i video degli after che faceva, non si ricorda nemmeno la sua data di nascita, ha i buchi nel cervello come il gorgonzola. Io metto la mano sul fuoco sull’onore della mia famiglia che l’ha picchiata più di una volta. Lo andavo a riprendere anche alle 4 di notte fuori dai locali come un servo dopo che lo pistavano come l’uva”.