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La UilPa: “Il Governo taglia risorse ai ministeri per assumere consulenti esterni, è incredibile”

Il sindacato dei lavoratori del pubblico impiego punta i fari sull'articolo 153 della manovra: "Dal 2024 incarichi a consulenti esterni nonostante la spending review"

Pubblicato:14-12-2022 17:24
Ultimo aggiornamento:14-12-2022 17:26

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ROMA – La Uil Pubblica Amministrazione, il sindacato dei lavoratori del pubblico impiego, denuncia: “La manovra del Governo Meloni taglia risorse nei ministeri per assumere consulenti esterni”. Il segretario generale, Sandro Colombi, spulciando il testo della legge di bilancio ora all’esame della Camera, cerchia in rosso l’articolo 153, ai commi 15 e 17. “Sembra incredibile – dice – eppure è proprio così: i tagli alle risorse dei ministeri serviranno a finanziare nuove assunzioni di funzionari addetti ai successivi tagli di spesa”. In altre parole, continua il sindacalista UilPa, “si impoverisce la P.A. e si arricchisce la solita pletora di raccomandati e clientes di varia appartenenza che pascolano nel sottobosco dei ministeri indifferenti a qualunque rivolgimento politico, adornati di titoli più o meno altisonanti che assicurano loro incarichi ben retribuiti con i soldi della collettività“.

I TAGLI FINANZIERANNO UN ‘FONDO’ IN MANOVRA PER LE CONSULENZE

Sandro Colombi spiega: “In splendida solitudine il 9 novembre scorso la UILPA denunciò l’ennesimo attacco alla Pubblica Amministrazione. Ossia una pesante sforbiciata alle risorse dei Ministeri prevista dal D.p.c.m. 4 novembre 2022: 800 milioni di euro in meno per il 2023, 1.200 milioni per il 2023, 1.500 milioni per il 2025. Dove andranno a finire tuti questi soldi?”. Ecco, “l’articolo 153 della legge di Bilancio ci indica la strada”: “Un Fondo da 20 milioni che servirà anche per le consulenze“. L’articolo in questione è quello che contiene “Misure di razionalizzazione della spesa e di risparmio anche relative all’attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 novembre 2022”.

L’ARTICOLO 153 DELLA MANOVRA SPIEGATO DALLA UILPA

Ecco come avverrà. Prima tappa: le amministrazioni che conseguiranno gli “obiettivi di spesa”, cioè i tagli previsti dal D.P.C.M. 4 novembre, avranno un premio. E a tal fine è costituito un apposito fondo presso il MEF con dotazione di 20 milioni di euro per il 2023, 25 milioni per il 2024 e 30 milioni annui a decorrere dal 2025. Seconda tappa: con successivo decreto questi soldi saranno poi ripartiti tra i vari ministeri. Ma per fare cosa? Per assumere dal 2024 personale a tempo indeterminato con specifiche competenze in materia di analisi, valutazione delle politiche pubbliche e revisione della spesa. “Sembra incredibile – osserva il segretario UilPa – eppure è proprio così: i tagli alle risorse dei ministeri serviranno a finanziare nuove assunzioni di funzionari addetti ai successivi tagli di spesa. Davvero un bel premio per i ministeri virtuosi! Ma non finisce qui”. Terza e ultima tappa: la vera chicca del provvedimento arriva con il comma 17. Dove viene specificato che per l’anno 2023, nelle more delle assunzioni di cui sopra, l’intero ammontare delle risorse disponibili (20 milioni) potrà essere utilizzato “per il conferimento di incarichi a esperti in materia di analisi, valutazione delle politiche pubbliche e revisione della spesa, nonché a convenzioni con università e formazione”.


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