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L’inviato nigeriano a Doha: “Il Marocco fa gol agli stereotipi sull’Africa”

Il giornalista sportivo Fisayo Dairo sulle prestazioni dei Leoni dell'Atlante: "Nessuno dica più che siamo solo fisici e veloci"

Pubblicato:14-12-2022 14:14
Ultimo aggiornamento:14-12-2022 14:14

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(Foto credits Profilo Twitter di Fisayo Dairo)

ROMA – Il Marocco sfida la Francia ma anche gli stereotipi, ad esempio quello che vuole i giocatori africani spesso grandi atleti ma poveri o addirittura incapaci dal punto di vista tattico: parola di Fisayo Dairo, caporedattore inviato in Qatar della testata Acls Sports, di base in Nigeria e lo sguardo sul calcio continentale.

“SOLO FISICI E VELOCI”

Della semifinale in Qatar il giornalista parla in un’intervista con l’agenzia Dire da Doha, intrecciando aspetti sportivi e culturali. “I giocatori africani sono stati considerati finora solo come veloci o atletici ma incapaci sul piano tattico o comunque indisciplinati” la tesi di Dairo. “Il Marocco e i suoi giocatori hanno fatto a pezzi quest’idea con il loro gioco, che è stato straordinariamente tattico durante l’intero torneo”.


“TUTTI PER IL MAROCCO”

Secondo il cronista, autore anche per la “serie A” nazionale Nigeria Professional Football League, questa sera i Paesi del continente faranno il tifo per i “Leoni dell’Atlante”, come sono soprannominati gli uomini del ct Walid Regragui. “Il fatto che nessuna selezione africana sia mai riuscita a raggiungere una semifinale mondiale è abbastanza per riunirsi tutti attorno al Marocco” dice Dairo. Convinto, del resto, che la partita contro la Francia abbia un significato speciale.

PIU’ DI UNA PARTITA

“In gioco c’è forse più che la finale” sottolinea il giornalista, in riferimento al periodo di dominazione coloniale e all’influenza di Parigi nel Maghreb. “Molti dei giocatori marocchini vivono in Francia e alcuni sono nati lì, come pure l’allenatore: stasera i ‘Leoni dell’Atlante’ hanno anche l’opportunità di mostrare tutti i progressi fatti valorizzando quanto in Francia hanno ricevuto”

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