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Caos nei cieli della Sardegna e della Sicilia, Lai (Pd) chiede fari Antitrust

"Prezzi alle stelle sotto le festività, serve intervento immediato dell'Autorità garante"

Pubblicato:14-12-2022 14:10
Ultimo aggiornamento:14-12-2022 14:10
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CAGLIARI – “Sul caos nei cieli della Sardegna e della Sicilia ora intervenga l’Antitrust”. Questa in sintesi la posizione del deputato del Pd, Silvio Lai, primo firmatario di una segnalazione all’Autorità garante della concorrenza e del mercato– sottoscritta da diversi parlamentari- nella quale si chiede l’apertura di un’inchiesta su quanto sta avvenendo nei collegamenti aerei tra le isole e le città di Roma e Milano, con i prezzi che sotto le feste sono schizzati alle stelle.
“In questi giorni- denuncia il dem- stiamo assistendo ad una speculazione evidente sui costi dei collegamenti“. In che modo? “Per alzare i prezzi dei biglietti aerei- spiega Lai- le compagnie, anziché prevedere un numero adeguato di voli, attendono di riempire i voli ordinari a prezzi altissimi- anche oltre i 500 euro per collegamenti che potrebbero essere venduti a 50 euro- per poi inserire nuovi voli con grande ritardo rispetto agli annunci”. Da qui la richiesta inoltrata all’Autorità affinchè “intervenga immediatamente con l’apertura di una procedura di verifica e controllo dei comportamenti applicati dalle compagnie, per verificare se questi siano congrui- rimarca il deputato- se differiscano da quanto effettuato negli anni precedenti in termini di programmazione del numero di voli disponibili e in quali tempi siano stati resi disponibili, e, soprattutto, se i prezzi messi in campo all’apertura dei voli siano giustificati o meno”. Inoltre si chiede di verificare se le procedure di controllo da parte delle istituzioni, “in primis il ministero competente, abbiano svolto e stiano svolgendo il proprio ruolo”.
In Sardegna in particolare “si paga un’azione inadeguata da parte della giunta Solinas- ricorda Lai-. L’esecutivo regionale- promettendo la tariffa unica e cancellando il regime precedente che la garantiva per otto mesi all’anno e con un tetto tariffario massimo nei restanti quattro mesi- si è ridotto ad una gestione che è sotto gli occhi di tutti”. Hanno esultato, denuncia il parlamentare, quando le compagnie hanno accettato per un anno gli oneri di servizio gratuito, “non considerando che in questo mondo mancavano gli strumenti di condizionamento e controllo dell’applicazione del contratto”.

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