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Bugiardo, senza empatia e impulsivo: ecco l’identikit del bullo

La neuropsichiatra infantile: "Le vittime sono timide, inibite e affrontano le novità con paura"

Pubblicato:14-12-2022 13:56
Ultimo aggiornamento:14-12-2022 14:00

bullismo
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ROMA – Una persona in cui prevale l’impulsività, che ha difficoltà a controllare i comportamenti e le emozioni che vengono espresse con alta frustrabilità, che manca di empatia, rimorso e senso di colpa, dice bugie, ha un’interpretazione ostile delle intenzioni dell’altro, è disinteressata a raggiungere obiettivi a scuola o nello sport. E ancora una persona superficiale e instabile nelle relazioni affettive che possono velocemente passare da un polo all’altro: l’amico può trasformarsi in nemico nel giro di poco tempo. Questo l’identikit del bullo tracciato da Eleonora Camillo, neurospichiatra infantile, nel corso del convegno ‘Bullismo on line e baby gang: crisi valoriale, comportamentale e identitaria delle giovani generazioni’, svoltosi questa mattina a Roma nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. “L’origine del bullismo è sempre plurifattoriale- ha spiegato Camillo- non c’è mai una causa e un effetto, e proprio per questo è importante collaborare su diverse linee professionali. Prevenzione è proprio cercare di capire prima chi possono essere i bambini a rischio sia di diventare bulli, sia di diventare vittime. E’ un compito che spetta ai neuropsichiatri e alla scuola attraverso l’individuazione e la segnalazione di sintomi, caratteristiche psicopatologiche e fattori neurobiologci ‘di rischio'”.

Dall’altra parte la vittima di bullismo “è un bambino o un ragazzo in cui prevale un comportamento timido e inibito– spiega la neuropsichiatra- che affronta le situazioni nuove con paura più che con curiosità, che ha scarsissime capacità di attivare meccanismi di difesa di fronte a situazioni stressanti e in cui poi può essere presente una personalità ansiosa”.

COME ACCORGERSI SE UN RAGAZZO È VITTIMA DI BULLISMO

“Dei sintomi di vittimizzazione ci sono- spiega ancora Camillo- ad esempio i disturbi del sonno, dell’alimentazione, la tendenza all’evitamento sociale, l’ipervigilanza e il deterioramento scolastico. Sintomi che diventano importanti se insorgono improvvisamente, non sono modificabili e non sono spiegabili da altre cause conosciute”, conclude la neuropsichiatra invitando a vigilare.


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