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Tg Politico Parlamentare, edizione del 14 dicembre 2021

Pubblicato:14-12-2021 17:06
Ultimo aggiornamento:14-12-2021 17:06

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COVID, PROROGA DELLO STATO DI EMERGENZA

Stato di emergenza fino al 31 marzo 2022, per superare l’inverno e contrastare il Covid spingendo su campagna vaccinale e super green pass. Il presidente del Consiglio Mario Draghi porta in Cdm la proposta di una proroga dello stato di emergenza per altri tre mesi. Il governo valuta anche di estendere l’obbligo di mascherina all’aperto, oggi valido in zona gialla, a tutto il territorio nazionale almeno nel periodo festivo, come già fatto da alcuni Comuni in questi giorni. A favore delle misure straordinarie si sono già schierati Pd, Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Italia Viva. Più prudente Salvini, che dice di voler aspettare i dati. Critica Giorgia Meloni. ‘Dopo due anni che emergenza è?’, chiede la leader di Fratelli d’Italia.

NATALITA’, NUOVO RECORD NEGATIVO

Ancora un record negativo nella natalita’ in Italia. Nel 2020, rileva l’Istat, i nati sono stati circa 15 mila in meno rispetto al 2019. E la tendenza prosegue nel 2021, sospinta dall’effetto pandemia. Si tratta di un fenomeno legato alle modificazioni nella popolazione femminile in età feconda, quella tra i 15 e i 49 anni. In questa fascia di popolazione le donne italiane sono sempre meno numerose. da un lato, le cosiddette baby-boomers, nate tra la seconda metà degli anni Sessanta e la prima metà dei Settanta, che stanno uscendo dalla fase riproduttiva. Dall’altro, le generazioni più giovani, che sono sempre meno consistenti. Queste ultime scontano, infatti, l’effetto del cosiddetto baby-bust, ovvero la fase di forte calo della fecondità del ventennio 1976-1995.

SCIOPERO, CINQUE PIAZZE CONTRO LA MANOVRA

A ottobre l’occupazione è ancora sotto i livelli pre-pandemia con 188 mila posti in meno rispetto a febbraio 2020. L’incremento degli occupati è dovuto ai contratti a termine che raggiungono uno dei livelli più alti, 3 milioni e 67 mila. E’ quanto emerge da una ricerca della Fondazione Di Vittorio che per la Cgil rafforza le ragioni dello sciopero deciso con la Uil per giovedì. Cinque le piazze per manifestare contro la manovra del governo: Roma, Bari, Milano, Cagliari, Palermo. Per quanto riguarda la ricaduta sui cittadini, non incroceranno le braccia i lavoratori della scuola, che hanno già scioperato nei giorni scorsi, e della sanità per volontà degli stessi organizzatori. Nel trasporto pubblico locale saranno assicurate le fasce di garanzia. Per il segretario della Cgil Maurizio Landini lo sciopero dà voce al disagio, per la Cisl si tratta di una decisione incomprensibile.


FINE VITA, IL PARLAMENTO È IN RITARDO

Sul fine vita “il Parlamento è in colpevole ritardo, ancora di più dopo la pronuncia della Corte Costituzionale”. Il presidente della Camera Roberto Fico non cerca alibi. Sui temi etici, come il ddl Zan e l’eutanasia, il Parlamento non tiene il passo della società. Fico auspica che una legge sul fine vita arrivi “presto”, ma al tempo stesso avverte: “Basta con la retorica delle foto dell’aula della Camera vuota. Sono foto che fanno male a tutti e non rappresentano il lavoro del Parlamento”. La terza carica dello Stato annuncia che il 4 gennaio invierà ai parlamentari la lettera di convocazione per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Da quel momento è consuetudine che passino tra i 15 e i 20 giorni, poi via alle votazioni.

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