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‘Natale in casa Cupiello’, la Rai porta il teatro in tv

Il 22 dicembre il film sulla rete ammiraglia. Castellitto e Confalone nel cast

Pubblicato:14-12-2020 18:08
Ultimo aggiornamento:15-12-2020 18:29

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ROMA – “Te piace ‘o presepe?”. Sarà Sergio Castellitto, nel ruolo di Luca Cupiello, a porre al figlio Tommasino la celebre domanda nel film evento ‘Natale in casa Cupiello‘: la trasposizione dell’omonimo capolavoro teatrale – realizzata per il 120esimo anniversario della nascita di Eduardo De Filippo e per i 90 anni dalla prima di questa opera teatrale – diretta da Edoardo De Angelis e prodotta da Rai Fiction in collaborazione con Roberto Sessa per Picomedia. A due anni da ‘Il vizio della speranza’, il regista presenta – il 22 dicembre in prima serata su RaiUno- l’opera teatrale tragicomica, andata in scena per la prima volta la notte di Natale nel 1931 al Teatro Kursal di Napoli (oggi trasformato nel cinema Filangieri). “Una sfida da servizio pubblico portare in televisione nel prime time di RaiUno il teatro e in particolare il teatro di Eduardo”, ha dichiarato Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, durante la presentazione in streaming del film. “E insieme la sfida sul piano del linguaggio, un lavoro affidato al regista Edoardo De Angelis che non solo conosce Napoli ma ha dato prova di essere una delle voci piu’ originali del cinema italiano. Infine- ha continuato Ammirati- una grande interpretazione di Sergio Castellitto e Marina Confalone (assente alla conferenza per motivi personali). Rivisitare il teatro di Eduardo e’ un impegno dovuto, una memoria da custodire e rinnovare, portando al grande pubblico generalista e alle nuove generazioni l’opera di uno dei capisaldi del Novecento teatrale italiano”. Dello stesso entusiasmo e’ Stefano Coletta, direttore di Rai1, che ha dichiarato: “Guardando questo film ho pensato ‘questa e’ la Rai che mi piacerebbe continuare a fare’. Sono molto onorato che prima di Natale RaiUno possa offrire questa storia amara e poetica. Le festivita’ natalizie sono un’occasione per fare un bilancio in famiglia delle nostre esistenze”. Coletta ha poi concluso: “Se questa opera su RaiUno riuscira’ a rapire anche solo una piccola quota di giovani sara’ una medaglia per noi”.

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GLI INTERPRETI

Protagonisti di questa versione Castellitto, Confalone (interprete di Concetta, moglie di Luca), Adriano Pantaleo (interprete di Tommasino, figlio di Luca e Concetta), Tony Laudadio (interprete di Pasquale, fratello di Luca) Pina Turco (interprete di Ninuccia, figlia di Luca), Alessio Lapice (interprete di Vittorio Elia, amante di Ninuccia) e Antonio Milo (interprete di Nicolino, marito di Ninuccia).

CASTELLITTO: “PER ME EDUARDO ERA COME UNA ROCK STAR”

“Non mi sono confrontato con Eduardo perche’ lui e’ inarrivabile. Ho fatto l’attore ed ho recitato un ruolo preso per mano da Edoardo de Angelis, che ci ha accompagnato in questa specie di ‘gioielleria’ di emozioni, che sono date dal testo, dai conflitti che racconta e dal mischio tra comicita’ e dramma: un percorso che ogni personaggio fa dentro questa storia”, ha detto Castellitto. “Non ho mai avuto paura di recitare Luca Cupiello. In questo mondo di adulti lui riesce a conservare l’innocenza di un bambino. Cerca sempre- ha continuato l’attore romano- di ricomporre i pezzi emotivi, i sentimenti e i risentimenti di questa famiglia che oggi definiremo disfunzionale, composta da una madre e moglie che cerca di nascondere gli scandali (la relazione extra-coniugale della figlia, ndr) e la poverta’ ‘sotto il tappeto’. Luca, invece, cerca di ricostruire la famiglia attraverso il presepe, che ogni anno ricompone per il Natale. È come se ricomponesse la nostalgia e l’amore”.

Castellitto ha poi concluso: “Questa e’ la prima volta che si fa cinema per la televisione. De Angelis ha preso questo testo, ne ha rispettato la tradizione e l’archeologia e ci ha infilato dentro una novita’ assoluta, che e’ quella dell’introspezione, della nevrosi, della psiche. Questi personaggi sono anche nevrotici e piu’ aggressivi della rappresentazione tradizionale. In questo senso il cinema nascosto dentro questa opera e’ esploso. Il linguaggio cinematografico e’ l’ideale per raccontare questa interiorita’ e forse l’unico che puo’ farlo perche’ il teatro puo’ raccontarla soltanto in forma di rappresentazione”. I ricordi dell’attore legati a De Filippo risalgono ai tempi dell’Accademia di arte drammatica quando “con la card degli sconti per gli studenti andavo al Teatro Eliseo di Roma per vederlo in scena. Per noi dell’accademia era come andare a vedere una rock star: un uomo esile, che con un filo di voce impietriva o divertiva la platea. È bello pensare a me da ragazzetto che vedeva in teatro De Filippo nel ruolo di ‘Lucariello’ e ora interpreto questo stesso personaggio” ha raccontato Castellitto, che ha concluso: “Non di tutti i film che un attore fa ne avra’ necessariamente nostalgia. Di questo film, invece, abbiamo iniziato a provare la nostalgia gia’ durante il set”.

NATALE IN CASA CUPIELLO: LA TRAMA

Il film e’ ambientato nella Napoli del 1950. Il giorno di Natale e’ vicino e, come ogni anno, Luca Cupiello prepara il presepe: e’ il suo mondo perfetto, al riparo dalla realta’, dove ogni cosa trova la sua giusta collocazione. Ma a nessuno interessa. Non a suo figlio Tommasino, nonostante i suoi tentativi di seduzione. Non a sua moglie Concetta, che ha ben altro a cui pensare: l’altra figlia, Ninuccia, infatti ha deciso di lasciare il ricco marito Nicolino per l’uomo che ha sempre amato, Vittorio, e gli ha scritto una lettera per comunicarglielo. Concetta riesce a evitare quella che per la famiglia sarebbe una sciagura, ma la missiva capita nelle mani di Luca che, ignaro di tutto, la consegna al genero. Nicolino scopre cosi’ il tradimento della moglie. Durante la vigilia di Natale, la sbadataggine di Luca mette di fronte i due rivali e la realta’ irrompe prepotente nel clima presepiale di casa Cupiello. Tutto sembra perduto, ma in soccorso di Luca, morente, arriva ancora una volta il suo presepe.

DE ANGELIS: “EDUARDO ANCORA CONTEMPORANEO, QUESTO PROGETTO È UNA SCOMMESSA”

“Eduardo mi appartiene in modo viscerale, ha modificato il mio sguardo sul mondo attraverso la lingua che ha reinventato e attraverso una definizione dei rapporti sociali e familiari che hanno reso un paradigma interpretativo, che si puo’ applicare a tutto cio’ che nel mondo e’ disgregato”, ha raccontato De Angelis. “La sua opera ha rappresentato una sintesi che puo’ essere un riferimento non soltanto legato all’arte ma anche alla vita, due aspetti dell’umanita’ interconnessi. La scommessa di questo progetto- ha continuato il regista- e’ quella di dimostrare quanto le parole del Maestro vibrino ancora oggi con la stessa potenza. Il vero patrimonio di Eduardo sono i testi che ci ha lasciato, un vero tesoro perche’ piu’ si scava e piu’ emergono materiali preziosi che si possono spendere nel teatro della vita”. Il regista ha poi concluso: “Come ambientazione storica ho cercato un anno emblematico. Il 1950 e’ un anno in cui Napoli era divisa tra i segni della guerra e la nascita del ceto medio. Un anno che assomiglia molto al 2020″.

De Filippo e’ un artista intoccabile. Infatti nessuno fino ad ora si era mai permesso di portare le sue opere sullo schermo. Solo lo stesso Eduardo ha diretto due trasposizioni televisive, nel 1962 (in bianco e nero) e nel 1977 (a colori). Questa e’ una storia entrata nell’immaginario collettivo, quindi il paragone con l’originale e’ automatico. Ma De Angelis e’ riuscito nella sua ardua impresa. Accompagnato da un cast straordinario e dalla colonna sonora di Enzo Avitabile (che ha gia’ lavorato con De Angelis in ‘Indivisibili’ e ne ‘Il vizio della speranza’), il regista con un linguaggio diverso e con un tocco di dramma in piu’ rispetto alla versione di Eduardo si e’ avvicinato a questa storia con rispetto restituendo al pubblico la genialita’ senza tempo del Maestro e quello spirito natalizio che, per quest’anno, sara’ un po’ diverso dal solito.

SESSA (PICOMEDIA): “PRONTA SCENEGGIATURA DI ‘NON TI PAGO’ DI DE FILIPPO

“Portare ‘Natale in casa Cupiello‘ e’ stata un sfida nata alla fiera del libro di Torino. Ero ad un evento in cui si discuteva sul rapporto tra la televisione e i libri. È stato illuminante l’intervento di un collega inglese che ha raccontato che la BBC aveva portato in tv Shakespeare. Quindi ho pensato chi fosse il nostro ‘Shakespeare italiano’. Mi e’ subito venuto in mente Eduardo De Filippo. Cosi’ ho contattato la famiglia del Maestro per proporgli il progetto”. Queste le parole del produttore Roberto Sessa di Picomedia, durante la conferenza stampa di ‘Natale in casa Cupiello‘. Prodotta da Rai Fiction in collaborazione con Sessa per Picomedia, questa pellicola non sara’ l’unica trasposizione delle opere del Maestro che arriveranno sul piccolo schermo. “Per ora stiamo lavorando su una trilogia insieme a De Angelis e a Sergio Castellitto. La scorsa settimana- ha continuato Sessa- abbiamo consegnato la sceneggiatura di ‘Non ti pago’. Ora stiamo ragionando su quale sara’ il terzo titolo, che annunceremo entro la fine di quest’anno. Siamo indecisi tra tre titoli. Scelta delicata perche’ dobbiamo identificare quale possa essere adatta a dare un senso a questa trilogia”. Sessa ha poi concluso: “Speriamo di tornare sul set entro la primavera per regalare al pubblico un altro omaggio al Maestro”.

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