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ROMA – Il primo ministro dell’Etiopia, Abiy Ahmed, ha visitato il capoluogo del Tigray per la prima volta dall’inizio del conflitto armato nella regione il 4 novembre. In un messaggio diffuso su Twitter, Abiy ha riferito di suoi incontri ieri a Macallè con i rappresentanti di una nuova amministrazione locale e con i comandanti delle forze armate federali, che resterebbero impegnati a perseguire la “cricca criminale” del Tplf, il Fronte popolare di liberazione del Tigray, il partito entrato in conflitto con l’esecutivo di Addis Abeba.
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Secondo il primo ministro, nella regione è cominciata la fornitura di aiuti umanitari alla popolazione e le reti dell’elettricità e delle telecomunicazioni “sono state ripristinate dopo interventi di riparazione”. Il Tigray, dall’inizio del conflitto, è stato isolato per settimane. Prima della sua visita a Macallè, dove le truppe federali sono entrate una decina di giorni fa, Abiy ha ricevuto ad Addis Abeba il primo ministro del Sudan, Abdalla Hamdok. Nel Paese vicino sono giunti nelle ultime settimane circa 50.000 profughi provenienti dal Tigray.
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