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Report Consiglio Grande e Generale, seduta pomeriggio 13 dicembre

Per l'opposizione, Gian Carlo Venturini, Pdcs, boccia il provvedimento del governo perché “non presenta proposte di prospettiva, è una

Pubblicato:14-12-2018 10:08
Ultimo aggiornamento:14-12-2018 10:08

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Per l’opposizione, Gian Carlo Venturini, Pdcs, boccia il provvedimento del governo perché “non presenta proposte di prospettiva, è una legge di annunci che rinvia al prossimo anno cose già previste per il 2018 (riforma pensioni, lavori pubblici, spending review riforma Igr, piano sviluppo…)”. Non solo: rileva anche come l’obiettivo annunciato dal Segretario Eva Guidi del pareggio di bilancio sia “fittizio”, poiché nel disavanzo e nel corrispettivo mutuo a pareggio- spiega- non sono considerati i 19 mln di euro non versati al Fondo pensioni e, soprattutto, le perdite di Cassa di Risparmio. “Solo riportando questi dati, seppur prudenziali- manda a dire- si può dire che il disavanzo previsionale 2019 è ben più alto dei 12 mln di euro previsti, ma potrebbe aggirarsi sui 50 mln di euro”.

Per la maggioranza, Lorenzo Lonfernini, Rf, interviene sullo sciopero generale promosso dalla Csu per domani, sottolineando il rispetto per chi aderirà ma anche “il superamento delle motivazioni iniziali che avevano portato alla manifestazione”. Infatti, con gli emendamenti previsti dal governo “si è dato un lasso di tempo di tre mesi prima di rendere attuativi interventi di riduzione della spesa pubblica, per dare via a una contrattazione vera e propria, in cui poter trovare soluzioni”.

Di seguito un estratto della prima parte degli interventi odierni. I lavori proseguiranno fino le 24.


Comma 18. Provvedimenti in esecuzione della Legge 18 febbraio 1998 n.30 “Norme Generali sull’Ordinamento Contabile dello Stato”:

  1. a) Rendiconto Generale dello Stato e Bilanci Consuntivi degli Enti Pubblici per l’esercizio

finanziario 2017 (II lettura)

  1. b) Bilanci di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2019 e

Bilanci Pluriennali 2019/2021 (II lettura)

Gian Carlo Venturini, Pdcs
In questi giorni stiamo discutendo il Bilancio di previsione 2019, anche se non sembra interessare a molti, viste le rinunce a intervenire tra le file di maggioranza. Dal dibattito con le forze sociali ed economiche è emerso da tutti un giudizio negativo sul provvedimento, gli imprenditori lo definiscono una legge che pecca di vari intenti programmatici e che non risolve i problemi urgenti del Paese, che non fa intravvedere piani di investimento in sintonia con le esigenze di sviluppo del paese e con le istanze di modernizzazione delle imprese, questi i giudizi che abbiamo potuto ascoltare in assemblea Anis. E’ di fatto una legge che non presenta proposte di prospettiva, è una legge di annunci che rinvia al prossimo anno cose già previste per il 2018 (riforma pensioni, lavori pubblici, spending review riforma Igr, piano sviluppo…). Per il resto non è altro che un rendiconto contabile ove si registrano solo entrate e uscite, tra l’altro neppure tutte, si aumenta significativamente la tassazione. Manca a mio avviso, come ribadito dalle categorie, una parte importante sullo sviluppo, per questo è un provvedimento debole e incapace di dare fiducia. Gli unici investimenti sono dirottati a interventi che, seppur utili, non determinano sviluppo economico per il Paese.
Il debito pubblico segue un preoccupante trend: da 262 mln di euro al 31-12-2016, passa agli 888 milioni al 31- 12-2017, per un incremento di oltre 626 mln in un anno, non imputabili tutti a Cassa di risparmio, portando il rapporto debito/Pil al 61,28% e il rapporto deficit/Pil a 4,47%, molto al di sopra dei parametri europei. Con questa legge di bilancio si torna indietro di molti anni, l’unica cosa prevista è l’aumento della tassazione n generale, con nuove imposte straordinarie ‘a destra e a manca’, per tentare di raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio attraverso slogan di equità e sostenibilità, ma solo a parole. Obiettivo è il pareggio di bilancio, come ha ribadito ieri il Sds Guidi, ma è solo un obiettivo fittizio. C’è mutuo a pareggio di 12 mln di euro, ma il disavanzo reale dovrebbe essere più alto, a cui sarebbero da aggiungere 19 mln di euro dei fondi pensione- che per legge dovremmo versare- e dovremmo conteggiare le perdite di Cassa, quanto meno i 10 milioni di competenza del 2019, e le possibile perdite di esercizio 2019, sempre di Cassa. Solo riportando questi dati, seppur prudenziali, si può dire che il disavanzo previsionale 2019 è ben più alto dei 12 mln di euro previsti, ma potrebbe aggirarsi sui 50 mln di euro. A riguardo, non è accettabile l’introduzione dell’articolo 11 della presente legge, in particolare al comma 3, con un artifizio contabile si spostano le perdite Cassa 2019 alla legge di Assetamento 2020, quando in quella sede si dovrebbero solo aggiustare previsioni già contemplate nel bilancio 2019 e non spostarle tutte in quella data. E’ un fatto grave, si potrebbe configurare il falso di bilancio e invito a rifletterci.

Marina Lazzarini, Ssd
Il Paese, dati alla mano, non è allo sbando, sta reagendo con coraggio alla crisi internazionale che ha colpito anche San Marino. Il principio necessità è quello di dare equilibrio al bilancio portando i conti di pareggio e per fare questo, come ha detto il Segretario Guidi, occorre che ognuna faccia la sua parte. Oggi il pareggio è un requisito importante, per questo non è possibile continuare a indebitarsi sulla spesa corrente, ed è presupposto di restituzione del debito, quello accumulato negli anni dal Paese- 300 mln di euro- e quello che deve sostenere il settore bancario. Il bilancio che andremo ad analizzare è frutto di numerosi incontri del governo e della maggioranza con le forze sociali e di categoria. Insieme è stato deciso di sospendere l’intervento all’articolo 34 sulla spesa relativa al personale pubblico che quindi rimane aperto alla contrattazione fino al 31 marzo, con l’obiettivo di risparmiare non meno di 2 milioni e 600 mila euro. L’equità è un fattore da tenere sempre in primo piano perché in condizioni di difficoltà per il paese, ognuno deve contribuire in base alle proprie capacità. In questa Finanziaria non ci sono tagli lineari che non sono equi. All’articolo 31, proprio all’insegna dell’equità, si introduce un sistema di controlli avanzato, basato sull’incrocio di dati già in mano alla pa, sulla formazione e sul rafforzamento del personale dell’ufficio tributario, in modo che sia in grado di rilevare le sacche di evasione fissa, come più volte richiesto anche dalle organizzazioni sindacali, con la previsione di maggiori entrate per un milione e 700 mila euro. I contributi scaturiti nel confronto con le categoria si traducono in alcuni emendamenti, uno dei quali istituisce un fondo a sostegno delle iniziative di sviluppo e innovazione in sinergia tra pubblico e privato. L’approfondito confronto con le forze economiche e sociali ha portato davvero a miglioramenti che vedremo nel dettaglio con gli emendamenti. Sulla parte finale dell’intervento di ieri del consigliere Ciavatta che ha attaccato Celli: non possiamo cadere nella maldicenza farcita dai ‘forse’ e ‘si dice’, qui non siamo al bar e le accuse diventano diffamazione.
Lorenzo Lonfernini, Rf
Spesso iniziamo le sedute del Consiglio grande e generale giocando a nascondino, richiamo l’opposizione a a iniziare le sedute in maniera più seria. Sulla legge di bilancio, mi rifaccio ad alcuni interventi dell’opposzione. Io personalmente- ma anche la maggior parte dei colleghi du maggioranza- non ho mai fatto trionfalismo su questo provvedimento di bilancio, non è probabilmente la legge che ci saremmo voluti trovare in un momento storico come questo, ma siamo anche consapevoli delle difficoltà in cui ci troviamo ad operare e, in questo contesto, alcuni provvediementi importanti comunque ci sono in questa legge. Il governo non ha voluto impostare questo provvedimento come un progetto economico vero e proprio, ma l’ha voluto mantenere ‘asciutto’ di indicazioni di entrata e uscita di bilancio. In questo perimetro, dei provvedimenti importanti ci sono, a partire dalle revisione della spesa pubblica che ha portato allo sciopero di domani. Sciopero cui – lo sottolineo- guardiamo con rispetto perché è diritto sacrosanto. E lo dico perchè ho letto un comunicato odierno dei sindacati in cui si parla di attacco becero..etc…e vorrei tornare nei limiti, ribadendo il rispetto assoluto per chi aderirà, ma anche il superamento delle motivazioni iniziali che avevano portato alla manifestazioni, alla luce degli emendamenti che il governo si appresta a portare. Infatti si è dato un lasso di tempo di tre mesi prima di rendere attuativi interventi di riduzione della spesa pubblica, per dare via a una contrattazione vera e propria, in cui poter trovare soluzioni che consentano un risparmio analogo alle soluzioni previste con quell’articolo o di trovare altre modalità di risparmio, per avere un impatto più limitato sulle riduzioni degli stipendi pubblici. I discorso Cassa: ho sempre detto che i bilanci pubblici vanno fatti in modo prudenziale e riteniamo doveroso che anche nel bilancio di Stato trovino imputazione i costi acclamati e dichiarati che gravano sullo Stato per quanto riguarda la ricapitalizzazione di Cassa. Su questo penso potremo sicuramente ragionare.

Gian Matteo Zeppa, Rete
E’ l’opposizione che responsabilizza la maggioranza quando a inizio seduta, a volte, siete in 24. Voi dovreste essere garanti dell’inizio dei lavori, ci pare una presa in giro dire che è l’opposizione che sta nascosta.
Avete delegato un uomo solo al comando- Renzi- che dice che dobbiamo aderire oggi alla Banca europea per la ricostruzione e sviluppo- e noi lo apprendiamo da Rtv non da lui. E veniamo qua a millantare un pareggio di bilancio, tutti si congratulano con lei, Segretario Guidi, tranne l’ex Segretario alle Finanze Celli che ieri ha fatto un intervento politico. A un certo punto ha fatto capire a questa maggiroanza che dovete andare dietro a lui e che comanda lui. ‘Bisogna fare questo, questo e quest’altro,’ lasciando intendere che se no, lui se ne va. E’ stato un diktat. Sganciatevi da Celli, non è più la persona che può decidere le sorti del Paese.
Segretario, coma fa a dire che il pareggio di bilancio è plausibile e che la legge di bilancio è equa? Dicono il contrario tutte le associazioni sindacali e di categoria. E si è arrivati allo sciopero, anche se ci dite che non ci sono più le motivazioni, perché si apre la concertazione. Ma voi avete deciso di tagliare prima, senza concertazione. Dovete raschiare il fondo del barile, questa è l’evidenza. Quanti emendamenti presenterete con decreti delegati? Ci sono emendamenti che lasciano intendere alcune cose, ma hanno poi un retropensiero. Stamattina, nell’incontro in cui si sono stati illustrati gli emendamenti, veniamo a sapere che l’articolo n.20 ‘acquisto immobili per le sedi istituzionali’, prevedeva 3 mln di euro, oggi veniamo a sapere che quei milioni stanziati saranno 5, a fronte di 170 mila euro di affitto di tre enti,perchè 3 mln di euro non bastano. Poi il colpo di teatro: l’art. 33 ‘reddito da pensione’, l’abbassamento non è più forfettario, ma fate la riprogrammazione sui redditi. Con l’emendamento che state preparando andate a introiettare meno di un milione di euro, molto meno rispetto la prima lettura. Per smentire poi la falsa storiella che state dicendo, c’è l’articolo sull’apertura di credito con Banca centrale, dovete già restituire 35 mln di euro dallo scorso anno, e avete chiesto ulteriori 20 mln di euro, prorogate al 30 giugno 2019, i 55 mln di euro da restituire a Banca centrale. Questo non è sviluppo, è mettere la pezza.

Nicola Selva, Rf
Per arrivare alla discussione della legge più importante dell’anno, va fatta un’attenta analisi e valutazione di tutta la situazione in cui si trova San Marino. La crisi nel nostro Paese è stata anche più difficile e severa che in altri Stati, punto di partenza irriunciabile è la prosecuzione del cambiamneto radicale del nostro sistema economico e creare condizioni di nuova competitività, per attirare nuovi investimenti per i progetti di nuovi imprenditori in territorio. E nonostante la permanenza della crisi, l’economia sammarinese sta iniziado a dare dati di ripresa, come segnalato in Assemblea Anis. E’ necessario continuare sulla strada della riduzione della spesa corrente e la lotta agli sprechi e delle distorsioni nell’utilizzo dei fondi pubblici. Dobbiamo essere oculati, stare attenti nelle consulenze che in questa legislatura sono diminuite del 30%, e alcune retribuzioni troppo elevate si dovranno rivedere. Serve maggiore rigore e un impiego più razionale nelle risorse umane di tutto il nostro apparato istituzionale. Il governo con questa finanziaria, oltre a ristabilire la sostenibilità dei propri conti, deve ristabilire anche un clima di fiducia e trovare un bilanciamento serio tra rilancio della crescita e sostenibilità dei propri conti. Da qui parte una manovra moderatamente espansiva, pensata per aumentare la crescita, ma soprattutto per ridurre il rapporto debito e investimenti che lo Stato dovrà fare; attenzione alle misure fiscali e alle riforme più importanti. Per raggiungere una maggiore condivisione su questi temi, la maggioranza ha voluto fare in queste settimane incontri con le forze sociali con l’obiettivo di ristabilire un clima di fiducia. Purtroppo con le forze sindacali non si è potuto evitare lo sciopero generale, ma si deve dare atto al governo di essere andato incontro alle richieste. Le condizioni dello sciopero per larga parte sono superate e non capisco questa difesa di privilegi che resistono a San Mairno e che non si possono più mantenere. Non capisco questo arroccamento.

Federico Pedini Amati, Mdsi
Questo è il vostro secondo bilancio di lacrime e sangue. In questo bilancio, non c’è niente del piano pluriennale e di rilancio economico. Questo è un bilancio fatto aumentando le tasse. Si dovrebbe rilanciare l’economia del paese applicando tasse su tasse, che già c’erano. Il Celli- che ha fatto il bilancio prima che arrivasse il segretario Guidi- ha lasciato l’addizionale Igr e la minimum tax, che dovevano essere tasse ‘una tantum’, come la patrimoniale, e sono diventate tasse ordinarie. Questa Finanziaria poi non è assolutamente equa e voi lo sapete. Dovete essere onesti, è una finanziaria di tasse non di ripartenza. Nelle finanziaria si parla di erogazione di prestito da banche preferibilmente sammarinesi, allora sia specificato che, se ci si rivolgerà a banche che hanno debiti verso lo Stato sammarinese, si deve chiedere prima di saldare il loro debito.
Per le imprese immobiliari che hanno beni intestati non ancoa toccati dalla patrimoniale, prevedete un decreto entro il 30 giugno 2019. Perchè tra 6 mesi? Cosa c’è da studiare per fare un decreto del genere? Dite che andate a toccare i privilegi quando colpirete i più deboli anche nella Pa. Fino a 2 mila euro non si deve pagare niente, se in quella famiglia c’è un solo lavoratore. Andate piuttosto a incidere sui tanti dirigenti nella Pa che da tanti anni hanno stipendi più che onorevoli. Aumentando le tasse porterete nel baratro il Paese.

Dalibor Riccardi, Indipendente
E’ un provvediemnto che mostra debolezza di governo e maggioranza, pochi contenuti e pochissimi provvedimenti incisivi. Ci sono solo un paio di articoli che meritano attenzione particolare: il prelievo forzoso sui pubblici dipendenti e quello sul fondo pensioni. Fa poi sorridere la sospensione dell’articolo per tentare l’avvio della contrattazione. I principi del contenimento della spesa pubblica e la riforma pensionistica sono condivisibili, ma il metodo è errato. Si dovrebbe avere un dialogo, ma oggi a questo governo e a questa maggioranza di interlocutori ne sono rimasti davvero pochi. Con un arco temporale così breve, temo che nessuno si vorrà mettere a quel tavolo di contrattazione.
L’Articolo 20: si prevedono 3 mln di euro da destinare a immobili per il settore pubblico allargato, mi trova pienamente in disaccordo. Oggi lo Stato ha diversi immobili nella propria pancia disponibili, alcuni da ristrutturare- è vero- quale miglior modo è destinare questi soldi, piuttosto che acquistare nuovi immobili, nel dare lavoro a imprese sammarinesi? Oggi ci è stato illustrato l’articolo sul rientro capitali dall’estero, imponendo una tassa: niente di più sbagliato. Si ragiona solo per aumento di tassazione. Qualunque strada il Paese deciderà di percorrere per il reperimento di liquidità, sarà necessario mantenere alcune prerogative, tra cui avere condizioni fiscali attrattive.

Alessandro Bevitori, Ssd
Questa legge di bilancio è un’ottima base di partenza che raggiunge gli obiettivi di contenimento del deficit di bilancio e, nel contempo, affronta tutte le linee economiche cui dare risposta. Le direttrici: incremento delle entrate pubbliche, misure per lo sviluppo, revisione della spesa pubblica. Dobbiamo continuare a lavorare per la semplificazione e sburocratizzazione delle normative, per rendere competitivo il nostro sistema economico e rendere più facile l’insediamento di nuove attività economiche. Abbiamo mantenuto il differenziale fiscale, apprezzo la continuità dell’investimento su San Marino Innovation, è fondamentale puntare sulle nuove idee che possono arrivare dai giovani sammarinesi e da altre parti del mondo. Dobbiamo intervenire per semplificare l’iter di intestazione di immobili a investitori, abbiamo un costruito che ci resta sul groppone, cui dobbiamo dare una soluzione. Ed è anche un aspetto importante per far ripartire il comparto edile. Per incrementare le entrate ci sono strumenti inseriti nella legge di bilancio, quali le misure di contrasto all’evasione fiscale per cui è stato inserito un importo da raggiunger,e grazie all’efficientamento dell’ufficio tributario e l’intensificazione dei controlli con incrocio dati.
Le proposte fatte per avvicinare contratto pubblico e privato ora sono congelate. A chi mi ha preceduto dicendo che non c’è stata concertazione: in realtà non so quanti incontri ha fatto il segretario Zanotti prima di arrivare alla bozza legge di bilancio. Ci sono stati più incontri con le parti sociali e anche con la Csu, tanto che le organizzazioni datoriali hanno lamentato il loro scarso coinvolgiento rispetto alla troppa attenzione – a detta loro- avuta per la parte sindacale. E nonostante l’apertura al ragionamento, per addivenire alla contrattazione- da parte di governo e maggioranza, questo non ha entusiasmato gli animi del sindacato. Ma le basi su cui si fondava lo sciopero generale sono stati stralciat,i a fronte di un’apertura alla contrattazione. C’è bisogno di vera revisione della spesa pubblica, perché non resti tutto lettera morta. Non vogliamo far morire il paese, tenerlo nell’immobilismo. Gli errori dei precedenti governi sono stati spesso nelle non-scelte, nel non aver portato avanti scelte coraggiose, sicuramente impopolari, ma necessari. Cari consiglieri, lo sapete tutti, poi potete strumentalizzare questa cosa quanto vi pare. Queste sono misure che vogliamo portare avanti per garantire ancora la sanità e lo stato sociale così come sono oggi. Tant’è che quelle poste sono state confermate per sanità e istruzione, asset fondamentali per il paese.

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