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Roma, M5S vendica Ovidio: “Via l’esilio dopo 2000 anni, ripariamo al torto di Augusto”

Il Movimento 5 Stelle revoca la 'relegatio' emanata dall'imperatore contro il poeta, Bergamo: 'Onorato di essere vicesindaco oggi'

Pubblicato:14-12-2017 14:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:59

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ROMA – Dopo duemila anni, il Movimento Cinque Stelle ‘vendica’ e riabilita il poeta Ovidio, revocando la ‘relegatio’ comminatagli dall’imperatore Ottaviano Augusto e recependo la sentenza di assoluzione. L’Assemblea capitolina ha infatti approvato con 29 voti favorevoli – ha partecipato alla votazione solo il M5S – la mozione a firma della presidente della commissione Cultura di Roma Capitale, Eleonora Guadagno (M5S), impegnando la sindaca Virginia Raggi e la Giunta affinche’ si proceda, appunto, “all’adozione dei necessari provvedimenti per recepire la sentenza di assoluzione e revocare la ‘relegatio’ a Publio Ovidio Nasone, riconoscendone la riabilitazione”.

“A distanza di duemila anni dalla morte, Roma come Sulmona, vuole ricordare la magnificenza del piu’ grande cantore della latinita’. Ovidio ha segnato la storia della letteratura italiana e si vide recapitare, per ragioni mai chiarite, l’esilio da Augusto. Vogliamo cambiare queste decisioni che sono state prese da Augusto e solo da Augusto. Stiamo riparando a questo torto”, ha detto Guadagno illustrando il provvedimento in Aula.


Anche il vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Bergamo, e’ voluto essere presente per l’occasione: “Quello di oggi e’ un simbolo importante perche’ parla del diritto degli artisti di esprimersi liberamente in una societa’ in cui la liberta’ di espressione artistica e’ sempre piu’ compressa- ha commentato Bergamo- e il riconoscimento della funzione che ha la cultura lo si fa riconoscendo a Publio Ovidio Nasone di aver subito un torto da parte di un potere assolutista per ragioni mai dichiarate alla storia. Sono onorato di essere vicesindaco in questo momento”.

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