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In Italia 15mila dentisti abusivi, Nas: soprattutto al Nord

In particolare in Lombardia, Piemonte e Veneto, seguite da Campania, Sicilia, Emilia Romagna e Lazio

Pubblicato:14-12-2017 10:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:59

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ROMA – Sono 15mila i dentisti abusivi in Italia, distribuiti soprattutto al nord (51% del totale) e in particolare in Lombardia, Piemonte e Veneto, seguite da Campania, Sicilia, Emilia Romagna e Lazio. Colossale anche il giro d’affari legato a questo reato: secondo i dati dei Carabinieri del Nas, diffusi questa mattina a Roma nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla Commissione Albo Odontoiatri (Cao) nella sede della Fnomceo, l’attivita’ operativa contro l’abusivismo odontoiatrico ha portato, da gennaio a novembre del 2017, al sequestro di strutture e materiali per un valore di 19.161.200 euro che, sommati ai quasi 70 milioni di euro dei sequestri del biennio precedente (2015-2016), danno una cifra che si appresta a raggiungere e a superare, a fine anno, i 90 milioni di euro. A fronte di queste cifre, appaiono ancor piu’ sproporzionate le sanzioni: 154900 euro nei primi 11 mesi del 2017, poco piu’ di 455mila nel biennio precedente, circa lo 0,7%.

La pena per l’esercizio abusivo della professione e’ irrisoria

“La pena per l’esercizio abusivo della professione e’ ancora oggi irrisoria- ha commentato il presidente della Cao nazionale, Giuseppe Renzo- si tratta di una multa di 514 euro, 10 volte meno della sanzione per chi vende senza licenza palloncini alla fiera del paese. È previsto, e’ vero, anche l’arresto, ma si tratta di una previsione del tutto teorica: da che ho memoria, non mi ricordo un solo caso”. I dati forniti dai Nas sono dunque “dirompenti” secondo Renzo, che ha proseguito: “Se quello dei sequestri e’ il valore degli investimenti che gli abusivi fanno, immaginiamo i guadagni, ovviamente illeciti e quindi ‘in nero'”. Nasce per questo ‘DentistInApp’, la nuova app ‘acchiappa abusivi’ ideata dal presidente della Cao e presentata questa mattina, che permette in tempo reale di verificare se un sedicente odontoiatra sia o meno iscritto all’albo e, in caso non lo fosse, di segnalarlo con un semplice click alle autorita’ amministrative e giudiziarie competenti (Nas, Guardia di Finanza e tutte le Commissioni albo odontoiatri d’Italia) preposte a limitare l’esercizio abusivo della professione.


La buona comunicazione come strumento per la buona salute dei cittadini

Nel corso della conferenza stampa, inoltre, sono stati presentati anche il nuovo portale ‘Cao c’e” (www.caoce.it), che si propone di raggiungere a fine anno 20mila odontoiatri e 500mila cittadini; il forum ‘Dentistiinrete’, aperto ai presidenti e componenti delle Cao e a tutti gli odontoiatri; il corso di formazione per giornalisti Cao-Eaci (European Association on Consumer Information, gruppo di specializzazione della Federazione nazionale stampa italiana); e il premio nazionale ‘Good Writing’ per la buona informazione in odontoiatria, giunto alla sua seconda edizione. “Tante iniziative con un solo filo conduttore- ha infine concluso Renzo- cioe’ la buona comunicazione come strumento per la buona salute dei cittadini”.

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