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Elezioni regionali in Francia. In Corsica vincono i nazionalisti: e’ festa

Elezioni regionali 2015 in Francia all'insegna dei colpi di

Pubblicato:14-12-2015 12:09
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:42

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elezioni_franciaElezioni regionali 2015 in Francia all’insegna dei colpi di scena. Dopo la definitiva sconfitta della destra estrema del Fronte nazionale– a cui non e’ stata lasciata neanche una regione, nonostante la vittoria conquistata al primo turno- un’altra sorpresa giunge dalla Corsica, dove i nazionalisti hanno ottenuto il 35% dei suffragi e sbaragliato gli avversari. Cio’ significa 24 rappresentati nel Consiglio regionale, due in meno verso la maggioranza assoluta. Un esito che segna una “nuova tappa nella storia politica dell’isola”, come chiosa il noto quotidiano francese Le Monde, secondo il quale nulla sembrava presagire un “simile maremoto”.

Il partito Pe’ a Corsica (Per la Corsica, ndr), guidato da Jilles Simeoni, che unisce nazionalisti e indipendentisti, ha ottenuto il 35,34% dei consensi. I due schieramenti hanno stretto un’alleanza dopo i risultati ottenuti al primo turno. Al secondo posto si e’ attestato il partito di Paul Giacobbi, Prima a Corsica (La Corsica prima, ndr) col 28,49%. I conservatori di Jose’ Rossi hanno guadagnato il restante- ma comunque alto- 27,07%. Ottimo il risultato nel capoluogo del dipartimento dell’Alta Corsica, Bastia, dove Simeoni ha ottenuto il 45%, mentre Ajaccio- capoluogo del secondo e ultimo dipartimento in cui e’ divisa l’isola, la Corsica del Sud- e’ rimasta saldamente in mano all’Unione di destra di Rossi, col 35,97%. Tuttavia Simeoni conquista 2mila consensi in piu’ rispetto al primo turno, e esteso il consenso nei piccoli comuni rurali del centro.

E i festeggiamenti non si sono fatti attendere: appena sono stati confermati i risultati, a Bastia ieri sera Gilles Simeoni e’ stato raggiunto da una folla esultante e festosa nell’antico edificio del Comune, nella piazza del Mercato, dove centinaia di voci hanno intonato canti patriottici e sventolato la bandiera indipendentista raffigurante la testa di Moro. Davanti a loro, Simeoni ha rinnovato l’appello alla concordia con Jean¡-Guy Talamoni, leader degli indipendentisti, “in favore di tutto il popolo corso e non dei soli elettori”. Manifestazioni di gioia anche davanti la sede dell’Assemblea di Corsica, ad Ajaccio, dove i dimostranti non si sono lasciati intimidire dal cordone della polizia in tenuta anti-sommossa, che ha ricordato i terribili- ma ormai lontani- “anni di piombo” dell’isola.


Giacobbi, leader dell’unione di sinistra, ha invece pagato lo scotto di uno scandalo per corruzione e della debolezza dei partiti di sinistra, che negli ultimi anni hanno perso “il proprio smalto”. Spesso, per bloccare il cammino ai nazionalisti, hanno dovuto stringere alleanze con le formazioni di destra. Ma oggi non sara’ sufficiente: con 12 seggi i primi e 11 i secondi, arrivano a 23, un seggio in meno dei nazionalisti-indipendentisti.

Altra novita’ di questa tornata elettorale e’ il ritorno della destra estrema tra i banchi dell’emiciclo: il Fronte nazionale di Marine Le Pen ha ottenuto 4 seggi, fatto che non accadeva da 17 anni.

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