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ROMA – Poteva mollare un po’. Era già volato in semifinale in contumacia, grazie al set “rubato” da de Minaur a Fritz. Sinner avrebbe potuto lasciare almeno la mancia di un set a Medvedev, che invece cercava un miracolo: vittoria in due set per qualificarsi. Macché. Vince – stravince – come al solito il numero uno del mondo. 6-3, 6-4. E girone “Nastase” dominato. Sono le sue Finals, proprietà privata.
Era il 15esimo confronto con il povero russo: Sinner ne ha vinti 8, ma soprattutto 8 degli ultimi 9. Ha perso solo sull’erba di Wimbledon. I numeri di Sinner sono ormai alieni: lui e Zverev diventano la prima coppia a vincere almeno 68 partite in una stagione dal 2015 di Djokovic (82) e Murray (71). E’ in una striscia aperta di nove vittorie consecutive che diventano dodici considerando anche il posticcio Six Kings Slam. L’ultima sconfitta è firmata Alcaraz, a Pechino il 2 ottobre. Ha vinto sette delle ultime otto partite alle Atp Finals. In mezzo solo il ko con Djokovic, nella finale dello scorso anno.
“Sorrido perché è stata una bella partita in una atmosfera pazzesca. Ci conosciamo abbastanza bene con Medvedev, sono riuscito a giocare in maniera giusta. Il mio primo obiettivo erano le semifinali. Venivo da quattro settimane di allenamenti. Speriamo di alzare il livello, ma già adesso sono contento di questo livello”.
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