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ROMA – Un karaoke tra i fantasmi. Alle 19:30 l’impianto audio dello Stade de France lancia l’iconico “Emmenez-moi” di Charles Aznavour. Lo speaker invita la gente a cantare. Ma la gente non c’è. Francia-Israele si gioca quasi senza pubblico. E con oltre 4.000 agenti a pattugliare le strade temendo un’altra Amsterdam. E’ uno spettacolo spettrale. Sembra di essere tornati ai tempi del Covid.
FLOP MONSTRUEUX LE STADE EST VIDE ❌😂
Les français ont massivement BOYCOTTÉ le match France-Israël 🤢
N’oubliez jamais : les dirigeants ne sont pas le peuple. Nous ne sommes pas solidaire de leur COMPLICITÉ
— Ilan Gabet (@Ilangabet) November 14, 2024
I biglietti venduti per questa partita di Nations League erano circa 20.000. E poco più di 18.000 persone hanno affrontato la città presidiata dalla polizia per per andare a Saint-Denis. Dalla sua inaugurazione nel 1998 questo stadio non aveva mai ospitato meno di 36.842 persone (Confederations Cup contro la Nuova Zelanda, 2003).
La tensione non ha impedito ad alcuni sostenitori israeliani di sventolare con orgoglio la bandiera. Abbastanza per dare un po’ di vita agli spalti deserti. In tribuna, però, ci sono ben tre presidente di Francia: Emmanuel Macron circondato e i suoi predecessori François Hollande e Nicolas Sarkozy.
Quando i giocatori israeliani sono entrati per il riscaldamento, è partito qualche fischio ma non è stata esposta nessuna bandiera palestinese. I fischi si sono ripetuti durante l’annuncio della formazione al momento degli inni nazionali.
Et la première bagarre du match avec des supporters israéliens #FRAISR #StadedeFrance pic.twitter.com/gJDW1UoO0I
— Jules KUTOS-BERTIN (@juleskts_) November 14, 2024
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