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FIRENZE – Il G7 del turismo a Firenze apre il dossier più promettente e gravido di conseguenze per il settore: l’intelligenza artificiale. A palazzo Vecchio, nella seconda sessione del vertice ministeriale fra i sette grandi, la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, da padrona di casa introduce il tema e con esso l’allargamento del tavolo ai capi delegazione di Brasile, Egitto, India, Arabia Saudita, ma anche di Ocse e dell’agenzia delle Nazioni Unite Un Tourism.
“Il turismo ha prospettive di fortissima crescita a livello globale ed è fondamentale che per accompagnare e consolidare questa espansione uniamo le nostre forze per fruire delle opportunità e affrontare le sfide comuni, incluse quelle legate all’intelligenza artificiale e all’innovazione tecnologica, che stanno cambiando l’ecosistema turistico- avverte Santanchè, durante la seconda sessione di lavori- proprio su quest’ultimo tema abbiamo deciso di avere un confronto più ampio non limitandoci al formato G7”. Ad avviso di Santanchè l’intelligenza artificiale può essere d’ausilio per la sostenibilità per programmare e gestire i flussi turistici, ma anche per la promozione e la diffusione di pratiche virtuose.
Nel corso di questa sessione Ocse presenterà un policy paper sull’intelligenza artificiale e il turismo, intanto la ministra ricorda un dato già acquisito sul tema: “Si stima che ogni euro investito in Ia nel settore possa generare un ritorno fino a tre volte superiore, considerando sia gli effetti diretti che quelli indiretti tramite spillover tecnologici e commerciali. Tuttavia, una porzione rilevante di questi benefici si concentra nei Paesi con infrastrutture digitali avanzate evidenziando la necessità di investimenti strutturali e di incentivi economici mirati, in particolare per le piccole e medie imprese, perché lo sviluppo tecnologico non determini divari incolmabili”.
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