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Dalla Russia a Bologna, la storia della maestra del cioccolato. “La guerra? Un dolore infinito”

Al Cioccoshow di Bologna le praline fashion della maestra del cioccolato Ludmilia Pascurova, nata in Russia e da 20 anni in Italia

Pubblicato:14-11-2022 17:58
Ultimo aggiornamento:14-11-2022 17:58

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BOLOGNA – Russa di nascita e bolognese d’adozione, “innamorata dell’Italia” e di “questi gioielli” fatti con il cacao. E’ la maitre chocolatier Ludmilia Pascurova, chiamata a realizzare praline d’autore per l’edizione 2022 del Cioccoshow, la manifestazione organizzata da Cna dedicata al cioccolato che torna a Bologna da giovedì a domenica prossimi (17-20 novembre).

LA STORIA

Arrivata in Italia nel 2001, dopo gli studi in economia, per far visita a una coppia di amici a Venezia, Pascurova ha scelto di stabilirsi nel Bel Paese. “Mi sono innamorata dell’Italia- racconta- e ho deciso di integrarmi. Sono un esempio di integrazione felice“. Da Venezia si è poi trasferita quasi subito a Bologna, dove per 15 anni ha lavorato prima nella ristorazione e poi in uno studio dentistico, finchè nel 2019 ha partecipato “per caso” a un corso di cioccolateria in Russia. E lì ha capito la sua strada. “Mi sono innamorata di questi gioelli”, spiega.

PRALINE FASHION

Da febbraio di quest’anno ha aperto un laboratorio a Zola Predosa (“Lucrea Lab”), Comune alle porte di Bologna, dove crea “praline dall’aspetto fashion” e tiene anche corsi di formazione. “In ogni pralina c’è la mia mano- rivendica Pascurova- non propongo solo un dolce, ma un’esperienza da vivere che nessuno ti può togliere. E in questo momento le persone ne hanno bisogno”.


“LA GUERRA? UN DOLORE INFINITO”

Della guerra in corso in Ucraina, però, preferisce non parlare. “Non fatemi questa domanda- scongiura- sono due popoli fraterni, è un dolore infinito”.

SCONTO PER GLI ESPOSITORI

Al Cioccoshow di Bologna quest’anno sono attesi circa 40 espositori. E per evitare una emorragia di adesioni, a causa dell’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime, Cna ha deciso di ridurre del 30% le tariffe di noleggio degli stand. “Abbiamo fatto uno sforzo per non perdere 17 anni di storia”, spiega il presidente dell’associazione di categoria a Bologna, Antonio Gramuglia, che per questo parla di “cioccolato anti-crisi”. L’inaugurazione del Cioccoshow è in programma giovedì mattina. Gli stand saranno aperti dalle 10 alle 20 fino a domenica, con l’eccezione di sabato che vedrà la ‘Ciocconight’ fino alle 24.

C’È ANCHE IL CIOCCOLATO VEGAN

Sono attesi maitre chocolatier da tutta Italia e anche dal Belgio: ci sarà il cioccolato vegan e quello per intolleranti al bio, il classico fondente, quello speziato e quello certificato bio. Ci sarà anche la “nuova frontiera della cioccolateria”, ossia il ‘bean to bar’. Si tratta del cioccolato prodotto con una selezione di fave direttamente dall’artigiano, che nel proprio laboratorio segue tutte le fasi di produzione di questo ‘oro nero’: dalla tostatura alla realizzazione finale. Grazie alla ditta To-Ciok di Torino, inoltre, è prevista anche un’area divulgativa sul cacao.

IL CIOCCOSHOW ‘OFF’

L’edizione 2022 del Cioccoshow di Bologna avrà anche una parte ‘off’ in collaborazione con le aziende di ‘Bologna Lifestyle’, il progetto di Cna per mettere in vetrina e sotto un unico marchio le imprese del ‘Made in Bo’. Il 19 e 20 novembre queste aziende daranno in omaggio ai visitatori le praline prodotte per l’occasione da Pascurova, mentre i ristoranti aderenti proporranno piatti a base di cioccolato artigianale.

IL LIBRO SULLA STORIA DEL CIOCCOLATO

Il Cioccoshow sarà anticipato, mercoledì 16, dalla presentazione del libro “Il cuore del cacao. 500 anni di storia del cioccolato”, scritto da Napoleone Neri per le Edizioni Pendragon. Al suo interno anche un’antica ricetta dei Bentivoglio, saltata fuori da un faldone in Archiginnasio, sulla preparazione della cioccolata (da bere) nel ‘700, da cui si pensa possa aver tratto origine la tradizione bolognese del cioccolato.

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