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Un attentato ‘turistico’ a Istanbul? Polemiche dalla Turchia contro il New York Times

Gli internauti turchi criticano il quotidiano statunitense per un tweet in cui si cita l'importanza a livello turistico della zona dell'esplosione avvenuta domenica e che ha causato almeno sei morti

Pubblicato:14-11-2022 17:25
Ultimo aggiornamento:14-11-2022 18:24
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ROMA – Sdegno e proteste in Turchia per un post su Twitter del quotidiano statunitense New York Times, reo secondo gli utenti social turchi di aver trascurato l’impatto a livello umano dell’attentato che ha colpito ieri Istanbul uccidendo sei persone, concentrandosi sugli effetti sul “turismo”.

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Come riferisce l’agenzia Anadolu, che ha dedicato un articolo alle polemiche, numerosi internauti turchi hanno criticato l’approccio del quotidiano americano, fra i più noti e letti al mondo, che nell’introdurre il link all’articolo su Twitter riportava: “Delle decine di milioni di turisti di tutto il mondo che visitano la Turchia ogni anno, tanti passano del tempo nella zona dove è avvenuta l’esplosione di domenica“.


Il testo a cui rimanda il link ha un titolo diverso – ‘Un’esplosione nel centro di Istanbul causa almeno sei morti e decine di feriti’ – ma contiene una serie di lanci che comprendono anche un breve articolo dedicato all’importanza turistica della zona colpita, nei pressi di Piazza Taksim, cuore commerciale e ricettivo della città. L’area, negli ultimi anni, è stata anche l’epicentro di una serie di proteste di massa contro il governo del presidente Recep Tayyip Erdogan, non citate nel pezzo del Times.

I commenti su Twitter si concentrano sulla presunta “mancanza di empatia” nei confronti delle vittime dell’attacco e su un “doppio standard” impiegato nel raccontare altri attentati, come quelli che hanno più volte colpito Parigi negli ultimi anni, trattati in modo più serio e rigoroso. Ma si va anche più nel profondo: secondo la filosofa politica di origine turca Gonca Acar Hatice, docente dell’Università di Glasgow Hatice, oltre 93mila follower su Twitter, l’approccio del giornale di New York “è un riflesso dello schema mondiale incentrato sull’occidente. La società ‘reale’ sono loro stessi, mentre gli altri esistono solo per procurargli piacere turistico, etnico e culturale”.

A oggi 46 persone sono state arrestate per l’attentato, fra le quali la presunta esecutrice materiale. La responsabilità dell’attacco è stata attribuita a gruppi armati curdi, ritenuti organizzazioni terroristiche da Ankara.

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