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A Treviso scovati due imprenditori con 4,2 milioni nei paradisi fiscali

Ora i soldi sono stati tassati in Italia, recuperati quasi due milioni

Pubblicato:14-11-2022 11:04
Ultimo aggiornamento:14-11-2022 11:04
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Guardia di finanza controlli
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TREVISO – Hanno “trasferito illecitamente circa 4,2 milioni di euro su conti correnti accesi in banche con sedi in Svizzera e nel Principato di Monaco, territori qualificati come ‘paradisi fiscali’“, i due imprenditori trevigiani– attivi nel settore metalmeccanico e in quello dell’arredo per uffici- scoperti dalla Guardia di finanza della città veneta nell’ambito di un’operazione di monitoraggio fiscale. Le indagini delle Fiamme gialle, si legge in una nota, “hanno consentito di ricondurre le somme ai due imprenditori e di sottoporle a tassazione in Italia, recuperando così quasi due milioni“.

“I CONTI INTESTATI A SOCIETÀ CREATE IN PAESI OFFSHORE”

Dagli accertamenti dei finanzieri è emerso, anche attraverso “l’attivazione dei canali di cooperazione amministrativa internazionale”, che i due avevano appunto trasferito le somme all’estero, omettendo di dichiararle al Fisco italiano. Tra l’altro, ricostruiscono le Fiamme gialle, i conti correnti “non erano intestati ai due imprenditori, ma a soggetti giuridici interposti, creati appositamente in Paesi offshore”, con l’intento di “schermare ulteriormente i titolari effettivi delle somme e rendere ancora più difficoltosa la loro individuazione”.
Alla fine, però, la Guardia di finanza è riuscita a ricondurre i 4,2 milioni ai due imprenditori trevigiani e a far sì che fossero tassate in Italia. Le contestazioni fiscali, ricordano infine i finanzieri, sono arrivate “a conclusione di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Firenze”, da cui era emerso che “diverse persone fisiche residenti in Italia avevano trasferito in Paesi considerati ‘a fiscalità privilegiata’ ingenti disponibilità finanziarie, avvalendosi di un’organizzazione criminale transnazionale dedita all’abusiva attività di raccolta del risparmio a beneficio di banche svizzere”.


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