NEWS:

Conte a Venezia: “Stato di emergenza, subito gli indennizzi: 5mila euro ai privati, 20mila per gli esercenti”

Il presidente del Consiglio ha annunciato la dichiarazione di stato di emergenza per la città e lo stanziamento dei primi fondi

Pubblicato:14-11-2019 07:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:36

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

VENEZIA – “Non siamo nella condizione di quantificare” i danni. “E’ un’attivita’ che andra’ fatta con un’istruttoria ad hoc. C’e’ stata avanzata richiesta dal governatore Zaia di dichiarare lo stato d’emergenza”. Oggi “c’e’ un consiglio dei ministri per cosi’ dire tecnico, molto limitato. Possiamo gia’ dire che non ci sono ragioni per negare lo stato di emergenza e stanziare i primi fondi in modo da dare segno di fattiva collaborazione da parte del governo”, ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte a Venezia.

Il Mose e’ “un’opera discussa. C’e’ un dibattito politico e ci sono polemiche che si trascinano da anni. Ma siamo in dirittura finale. Siamo al 93 per cento di realizzazione”, ha detto poi Conte, ieri sera.

LEGGI ANCHE: Venezia, Taverna: “Salvini non poteva restare al governo e finire il Mose?”


“Sono stati spesi tantissimi fondi, con tante polemiche alle spalle, e scandali. Ma se valutiamo l’interesse pubblico e tutti gli elementi in gioco, non c’e’ che da prendere la decisione di completare il percorso, che ormai e’ obbligato”, ha aggiunto.

“SUBITO GLI INDENNIZZI”

“Per il ristoro dei danni ci sono due fasi. La prima fase ci consentirà di indennizzare privati ed esercenti commerciali, sino a un limite per i privati di 5 mila euro, mentre per gli esercenti fino a un limite di 20 mila euro“. E questi “soldi potranno arrivare subito”, ha spiegato il premier Giuseppe Conte a Venezia, al termine della riunione in Prefettura. Per quanto riguarda chi ha avuto “danni piu’ consistenti, li quantificheremo con piu’ calma e, dietro una istruttoria tecnica, saranno liquidati i danni maggiori”, aggiunge.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it