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Inchiesta ‘Mensa dei poveri’, arrestata l’ex eurodeputata Lara Comi

Comi, eletta con Forza Italia, è agli arresti domiciliari, così come il candidato sindaco leghista a Varese Orrigoni

Pubblicato:14-11-2019 07:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:36
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ROMA – È stata arrestata l’ex eurodeputata di Forza Italia Lara Comi. I reati contestati sono finanziamento illecito, fatture false, corruzione e truffa. Comi è agli arresti domiciliari, così come il titolare della catena di supermercati Tigros ed ex candidato leghista a sindaco di Varese Paolo Orrigoni. È finito invece in carcere l’ex direttore dell’Agenzia per il lavoro Afol, Giuseppe Zingale. Il contesto è quello dell’inchiesta ‘Mensa dei poveri’, ad eseguire gli arresti la Guardia di Finanza con un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Raffaella Mascarino.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia e condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano e dalla Compagnia di Busto Arsizio, dopo l’esecuzione di 43 provvedimenti di limitazione della libertà personale eseguiti il 7 maggio 2019, hanno fatto emergere ulteriori delitti di corruzione, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e illecito finanziamento ai partiti e ai politici, realizzato da amministratori locali, imprese e professionisti a vario titolo coinvolti nell’indebito drenaggio di risorse pubbliche di società e/o enti a partecipazione pubblica.

Strumentali al raggiungimento di detti scopi illeciti si sono rivelati il ricorso a false fatturazioni tra imprese, l’attribuzione – da parte di società pubbliche – di incarichi di consulenza fittizi o inutili o solo formali, a fattor comune utilizzati per occultare il pagamento del prezzo della corruzione per ottenere favori nelle procedure amministrative.


La parte odierna dell’indagine, relativa a vicende accertate, in collaborazione tra i due Reparti delle Fiamme Gialle, in epoca successiva agli arresti del 7 maggio scorso, riguarda fatti corruttivi tesi a far ottenere a un imprenditore varesino il cambio di destinazione urbanistica di un’importante area, da industriale a commerciale, nell’ambito della variante generale al Piano di Governo del Territorio di un Comune del varesotto in fase di approntamento, per potervi edificare un’attività commerciale; a professionisti e imprese compiacenti fittizi incarichi di consulenza, conferiti da società
a partecipazione pubblica, in cambio della successiva retrocessione agli indagati di parte del corrispettivo incassato a fronte dell’incarico stesso; truffa ai danni del bilancio dell’Unione Europea in relazione a fittizi contratti stipulati per mansioni di collaborazione con spese a carico del Parlamento Europeo, al fine di creare surrettizie provviste di denaro a favore degli indagati mediante la retrocessione di una quota parte del corrispettivo liquidato; illeciti finanziamenti erogati da un imprenditore bresciano a un candidato alle elezioni europee del 26 maggio 2019; emissione di fatture false, allo scopo di occultare i predetti reati.

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