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BOLOGNA – Dopo il cane che, come dissero, “a sua insaputa” si era imbarcato in direzione sbagliata su un treno per tornare a casa, ecco il cavallo a zonzo per le strade di Castel San Pietro Terme (cittadina in provincia di Bologna) che si lascia ‘recuperare’ “senza opporre resistenza” (come di solito può capitare con qualche malvivente). E anche questa volta i protagonisti del ‘recupero’ sono i Carabinieri: un militare dell’Arma, qualche settimana fa, aveva infatti notato su un treno un San Bernardo che poi ha aiutato a tornare a casa da cui si era allontanato (fino appunto a salire su un treno); è di ieri invece la “‘cattura’ di un cavallo che era stato visto girovagare per le strade del centro cittadino. Il quadrupede è stato avvistato nei pressi di viale Aldo Moro intorno alle 19.
“Alla vista dei militari- riferiscono gli stessi Carabinieri- il cavallo non ha opposto resistenza e dopo essersi fatto avvicinare e condurre nel cortile privato di un palazzo condominiale, si è lasciato imbrigliare con una capezza e una longhina, gentilmente fornite da una signora residente in zona, appassionata di cavalli, che aveva assistito ai fatti”.
I Carabinieri hanno scoperto che l’animale, di nome “Sunrise”, un “purosangue arabo dall’aspetto ‘nobile’ e slanciato, era scappato dalla recinzione di un’abitazione situata in zona per andare in paese”.
Un luogotenente dei Carabinieri nel suo giorno libero trova un cane su un treno, lo porta con sé in ‘ufficio’ e da lì riesce a rintracciare il proprietario e restituirgli l’animale. E’ accaduto a Bologna, dove un San Bernardo (o per usare la definizione dei Carabinieri: “‘Leone’, un cucciolone razza San Bernardo”) è stato notare viaggiare da solo su un treno che viaggiava tra Casalecchio di Reno e Bologna. Su quel treno, quel giorno, viaggiava anche il comandante della stazione Bologna Navile, il luogotenente Nicola Patti, che non era in servizio, ed è proprio lui che ha notato il cane e lo ha salvato.
Durante il tragitto, spiegano i militari, il luogotenente Patti “si è accorto che il capotreno e una passeggera stavano cercando di capire come trovare il proprietario del cane, che stava viaggiando da solo sul convoglio”. A quel punto si è avvicinato e ha preso in consegna l’animale, che nel frattempo “era stato tranquillizzato e accudito con un maglione che la donna si era tolta per proteggerlo”. Una volta arrivato a Bologna, Patti ha portato il cane alla stazione Bologna Navile “dove, grazie alla collaborazione con la Polizia municipale che è giunta in caserma con un lettore microchip”, è stato possibile trovare e contattare il proprietario del cane.
Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che Leone (questo il nome dell’animale) “era salito in treno perché voleva tornare a casa, da dove si era allontanato, dopo aver scavalcato il recinto di un’azienda agricola a Lama di Reno”. Il cane, però, precisano i Carabinieri, “aveva preso il treno sbagliato, diretto nella direzione opposta”, ma per sua fortuna è stato salvato e restituito al proprietario “dopo aver trascorso qualche ora in compagnia dei Carabinieri della stazione Bologna Navile”.
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