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L’ambasciata russa: “Macché ‘pacifisti’, in piazza a Roma solo militaristi”

L'accusa: "Dicono accordo possibile solo alle condizioni di una parte"

Pubblicato:14-10-2022 18:23
Ultimo aggiornamento:14-10-2022 18:47

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ROMA – Militaristi travestiti da “pacifisti”: questa l’accusa rivolta dall’ambasciata di Russia in Italia nei confronti degli organizzatori del sit-in di ieri a Roma nei pressi della sede diplomatica.

IL POST SUL SIT-IN

La presa di posizione è affidata a un post pubblicato su Facebook. “Se la pace è riconosciuta come possibile solo alle condizioni di una parte, che viene abbondantemente rifornita di armi per continuare il conflitto, qual è la differenza tra questo ‘pacifismo’ e militarismo?” si chiede nel messaggio.

Alla manifestazione di ieri, a Castro Pretorio, hanno partecipato esponenti di associazioni, attivisti ucraini, russi e bielorussi oltre a dirigenti di partiti politici. La tesi, sostenuta in alcuni interventi, è che solo con un sostegno alla “resistenza” dell’Ucraina sarebbe possibile ottenere una pace “giusta”, che non violi il diritto di Kiev all’autodeterminazione e all’integrità territoriale.


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