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“Ricominciamo da Marzabotto”. Il monito di Zuppi: “Lì ci sono i nostri valori”

Ospite del congresso nazionale della Uil, il presidente della Cei e arcivescovo di Bologna, richiama le sofferenze sofferte durante l'occupazione nazi-fascista: "per affrontare la sofferenza di oggi dobbiamo ricordarci chi siamo e quali valori ci uniscono".

Pubblicato:14-10-2022 15:58
Ultimo aggiornamento:14-10-2022 15:58

MATTEO_MARIA_ZUPPI
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BOLOGNA- Nel ricordo delle sofferenze patite dalla popolazione durante l’occupazione nazi-fascista rivivono i valori che rappresentano l’unità del Paese. “La settimana scorsa ho celebrato a Marzabotto e ieri sera sono stato in un piccolissimo paesino vicino a Marzabotto a ricordare don Giovanni Fornasini, ucciso dai tedeschi perché aveva difeso le persone. Questa sera andrò a Boves dove saranno beatificati due altri sacerdoti e sarà ricordato un uomo, laico, che insieme al parroco aveva cercato di salvare il paese e che fu trucidato”, racconta il presidente della Cei, Matteo Zuppi, al congresso nazionale della Uil, in corso in questi giorni a Bologna.

“RICORDIAMOCI CHI SIAMO”

“Parlo di questo perché dobbiamo ricominciare da quella sofferenza perché per affrontare la sofferenza, dobbiamo ricordarci chi siamo, quali sono i valori che uniscono la convivenza del nostro Paese e che sono indispensabili per affrontare anche chi oggi si trova a vivere quelle stesse sofferenze, quelle stesse violenze”, aggiunge Zuppi.


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