POTENZA – Un uomo di 63 anni di Potenza è stato salvato dai carabinieri mentre stava cercando di togliersi la vita lasciando aperto il gas in casa. L’uomo aveva inviato alcuni messaggi telefonici a una conoscente, esternando il proprio malessere, verosimilmente dovuto alla solitudine e ad alcuni problemi di salute. La donna, allarmata, ha prontamente allertato i carabinieri della compagnia di Potenza sul numero unico di emergenza 112. Una gazzella della radiomobile è giunta nell’abitazione dell’uomo in pochi minuti.
Sul pianerottolo dell’abitazione, chiusa dall’interno, hanno percepito, fin da subito, un forte odore di gas proveniente dall’appartamento e, pertanto, hanno provveduto a far evacuare le otto famiglie presenti, per un totale di sedici persone. Contestualmente hanno tentato di prendere contatti con l’uomo, non ricevendo, tuttavia, alcuna risposta. I militari, non potendo attendere l’intervento dei vigili del fuoco, prontamente allertati, hanno deciso di intervenire, accedendo nell’appartamento.
All’interno hanno trovato l’uomo che giaceva a terra ormai privo di sensi. Il sopralluogo, svolto nell’immediatezza, ha permesso di rilevare che il tubo di collegamento fra la stufa e la bombola del gas presente in cucina era stato reciso dal 63enne prima che perdesse i sensi a causa dell’inalazione di gas che aveva già saturato gli ambienti circostanti. I carabinieri, una volta chiusa la valvola di sicurezza, hanno portato il 63enne all’esterno per consentirgli così di ricevere le cure necessarie. Sul posto sono intervenuti anche i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure e hanno trasferito l’uomo all’ospedale San Carlo di Potenza, dove si trova tuttora in osservazione.
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