(Foto credits Snowman Race)
ROMA – Corsa ad alta quota sulle cime himalayane del Bhutan per 29 ultra-maratoneti di 11 Paesi, decisi a sensibilizzare sui rischi dei cambiamenti climatici.
La tratta, lunga 203 chilometri, dovrebbe essere completata in cinque giorni. Si salirà progressivamente di quota, a valle la foresta subtropicale, correndo in media a 4.500 metri di quota e raggiungendo un picco massimo a 5.470 metri.
Stretto tra la Cina e l’India, a est del Nepal, il Bhutan è l’unico Paese dell’Asia meridionale con un’impronta carbonica negativa: con una popolazione di appena 800mila persone e foreste sul 70 per cento del suo territorio, assorbe più Co2 di quanta ne emetta.
Come ha sottolineato di una recente intervista il ministro degli Esteri Tandi Dorji, i cambiamenti climatici stanno accelerando lo scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya, favorendo alluvioni e alterando i fenomeni meteorologici.
La corsa, denominata Snowman Race, l’uomo delle nevi, è partita ieri dalla località nord-occidentale di Gasa e si dirigerà verso est in direzione di Chamkhar, lungo una tratta che con un normale trekking si raggiungerebbe in 20 giorni.
I partecipanti provengono non solo dal Bhutan ma anche da Paesi come Stati Uniti, Germania, Giappone e Tanzania. “Ho completato circa 30 ultra-maratone ma mai nessuna come questa” ha detto la corridrice americana Sarah Keyes. Che in un’intervista all’emittente tv Bhutan Broadcasting Service, citata anche da Al Jazeera, ha aggiunto: “Salire così in alto sarà un po’ come andare verso l’ignoto, ma nel complesso fisicamente mi sento bene”.
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