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Speranza: “Grazie agli anestesisti rianimatori per il lavoro incredibile durante la pandemia”

Il videomessaggio del ministro in occasione del 75esimo Congresso Siaarti

Pubblicato:14-10-2021 16:15
Ultimo aggiornamento:14-10-2021 16:16

quarta dose
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ROMA – “Sono contento di poter portare il mio messaggio a questo importante congresso, il 75º della Siaarti. Penso che il vostro congresso arrivi in un momento particolarmente importante per il nostro Servizio sanitario nazionale. Abbiamo vissuto mesi incredibili difficilissimi, voi credo più di ogni altro abbiate vissuto sulla propria pelle difficoltà e il senso di una sfida senza precedenti che questo virus che ha lanciato”. Così il ministro della salute Roberto Speranza in un videomessaggio inviato alla Siaarti in occasione del suo 75º congresso nazionale di scena a Roma fino a sabato.
”Oggi siamo in una fase diversa- ha aggiunto- la campagna di vaccinazione procede a ritmo pieno e ci sta consentendo di poter gestire al meglio la curva della pandemia. Eppure dobbiamo ancora tenere un livello alto di attenzione, di cautela e di prudenza, perché non ne siamo fuori completamente e abbiamo bisogno ancora della massima attenzione e del lavoro di tutti noi”.

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Speranza ha poi precisato: ”Abbiamo però una possibilità in più in questo passaggio, perché in questa seconda fase di gestione della pandemia abbiamo una lezione pesante che c’è arrivata e che possiamo provare a valorizzare. È la lezione di aprire una nuova grande stagione di investimenti, la lezione di chi è divenuto fino in fondo, anche a livello di opinione pubblica, più consapevole che ci sia bisogno di chiudere definitivamente la stagione dei tagli e di aprire una nuova grande stagione di investimenti. Servono sicuramente più risorse, che sono una questione fondamentale”.


”Quando sono diventato ministro- ha proseguito- sul fondo sanitario nazionale c’erano 114 miliardi di euro, ora siamo arrivati a 122. Si metteva mediamente 1 miliardo in più all’anno e quando riuscimmo ad arrivare a metterne due sembrava di aver fatto un grande passo in avanti. Poi nel 2020 ne abbiamo messi 10, sei a regime e quattro di spese straordinarie. Nel 2021 arrivano i 20 miliardi dei fondi europei, del Recovery e del Pnrr. Quindi si sta aprendo una nuova stagione in cui c’è una nuova grande consapevolezza e cioè che le risorse che si mettono sulla salute non possono essere considerate semplice spesa pubblica ma sono il più grande investimento sulla qualità della vita di ogni persona’‘.

Nel suo videomessaggio Speranza ha poi precisato che ”proprio perché abbiamo queste risorse e abbiamo questa possibilità di aprire una nuova stagione, dobbiamo necessariamente fare delle riforme e credo che la riforma fondamentale riguardi il personale, la necessità di superare regole del passato che non possiamo più permetterci”.

”Penso che dobbiamo oggi davvero imparare dalla lezione- ha poi detto Speranza- più risorse e riforme per rendere più attuale e più forte questo bene prezioso che è il nostro Servizio sanitario nazionale. Sono convinto che anche dal vostro congresso possa arrivare un messaggio che ci aiuta, che va nella direzione giusta, nella direzione di una valorizzazione degli uomini e delle donne, della ricerca e delle migliori pratiche, nella capacità di considerare davvero il servizio sanitario nazionale il primo punto fondamentale di un patto Paese”.

Speranza ha sottolineato che ”il Paese sta ripartendo, ce lo dicono i numeri della ripresa economica, ma per ripartire davvero ha bisogno di rendere più forte quella che è la mattonella fondamentale per ogni reale ripartenza, cioè il nostro servizio sanitario nazionale”. ”Grazie davvero per il lavoro che avete svolto, in primis in questi mesi così difficili- ha infine affermato Speranza- per il lavoro che svolgete ogni giorno nei nostri luoghi di lavoro, nei nostri presidi sanitari e grazie anche per i contributi, gli spunti, le idee e la progettualità che arriverà dal vostro congresso che, sono sicuro, sarà molto utile per disegnare insieme il servizio sanitario nazionale del futuro. Grazie buon lavoro a tutti”.

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