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Magi: “Nel Lazio ancora aumento contagi fino a fine mese, spero che la Regione abbia scorte di dpi”

Il presidente dell'Ordine dei medici porta l'attenzione anche sui pazienti cronici: "Sono stati trascurati, bisogna passare ai fatti"

Pubblicato:14-10-2020 13:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:03

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ROMA – “I casi positivi nel Lazio probabilmente continueranno ad aumentare entro questo mese, poi si dovrebbero fermare grazie alle misure di protezione prese dal governo”. Lo ha detto, all’agenzia Dire, il presidente dell’Ordine dei medici di Roma e provincia, Antonio Magi.

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“A fare la differenza sono i comportamenti delle persone- ha aggiunto Magi- Se continuano gli assembramenti, continueranno a crescere i numeri. Bisogna capire che il Covid c’è. Fortunatamente la situazione in Italia è più favorevole di altri Paesi perché abbiamo lavorato bene nei mesi scorsi, cerchiamo di non disperdere tutto”.


MAGI (OMCEO ROMA): “SPERO REGIONE LAZIO ABBIA SCORTE DPI”

Un mese fa il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma e provincia, Antonio Magi, aveva lanciato un appello alla Regione Lazio affinché vigilasse sulla presenza dei dispositivi di protezione. Oggi, che siamo arrivati a oltre 500 casi positivi al giorno, Magi torna a ripetere il concetto: “Avere a disposizione mascherine e tutto l’occorrente per difendersi dal virus, significa garantire la sicurezza per i medici, gli operatori sanitari e i cittadini. Vedo che diverse organizzazioni sindacali chiedono più dispositivi di protezione– afferma Magi- Spero sia solo un modo per motivare la Regione e che la Regione li abbia, anzi lo do per scontato. Se non fosse così, li recuperasse il prima possibile“.

“PAZIENTI CRONICI TRASCURATI, PASSARE AI FATTI”

“I pazienti cronici oggi sono trascurati. Non va bene- commenta Magi alla Dire-. Ci sono disposizioni da parte del governo di aumentare le ore degli specialisti ambulatoriali, di aumentare le assunzioni negli ospedali, ma finora è tutto fermo. Queste misure dimezzerebbero le liste di attesa. Gli ambulatori dovrebbero essere aperti dalle 8 alle 22, questo non sta succedendo. Bisogna passare dalle parole ai fatti”.

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