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Cultura, un tuffo nella Bologna del Medioevo? Ora si può/VIDEO

Per realizzare il progetto sono stati 'rielaborati' quasi due chilometri quadrati del centro storico di Bologna, riportandoli a com'erano nel '200

Pubblicato:14-10-2016 16:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:10

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BOLOGNA – Passeggiare sotto i portici, di legno, facendosi largo tra carretti e cavalli o inoltrarsi tra le botteghe di strada e fermarsi di fronte alle pagnotte appena sfornate o, ancora, incrociare impassibili paggi, scudieri e damigelle. Ma soprattutto, ‘volare’ dai palazzi di piazza Santo Stefano e teletrasportarsi 200 metri più in là. Con uno speciale ‘visore’ e un tocco di joystick. Andare a spasso nella Bologna del ‘200, tralasciandone magari le faide familiari e le carestie, è possibile oggi grazie alla “Macchina del tempo“, la nuova iniziativa spuntata in città per la divulgazione storica attraverso la realtà virtuale assorbita dai visori Htc Vive. Indossando l’apparecchio hi-tech simile ad una maschera da sci, collegato alle macchine 3D tramite un cavo che ricorda quello dei palombari, si piomba in uno scenario da quasi 4.000 edifici tra abitazioni, torri e chiese ricostruite nella loro esatta ubicazione originaria.

bologna_200_3d_6Di fatto, si tratta di un videogioco supertecnologico “con un’ampiezza e un realismo che non hanno eguali in Italia e da primi posti in Europa”, assicurano i suoi ideatori. Il tutto è stato sviluppato in questi anni nell’ambito del progetto “TowerandPower“, nato sull’onda del crowdfunding, che ha rielaborato quasi due chilometri quadrati del centro storico di Bologna sulla base di dettagliate ricerche storiche e architettoniche, mirate a riprodurre il più fedelmente possibile la città di 800 anni fa. Solo per ricostruire l’area da piazza Ravegnana a piazza santo Stefano, ad esempio, è servito fino a un anno di lavoro. Dai vecchi palazzi è appunto possibile ‘volare’ teletrasportandosi, e solo chi eventualmente soffre di vertigini dovrà fare attenzione: sì, perché il gioco si consuma tutto nell’arco di una ‘griglia’, un raggio di pochi metri entro i quali il visitatore bardato di maschera, joystick e cavo può muoversi.


bologna_200_3d_La “Macchina del tempo”, iniziativa valorizzata nel programma della Festa internazionale della storia 2016 (patrocinata dal Comune), si aprirà ad una tavola rotonda il 18 ottobre al Museo civico medievale e, soprattutto, a un tour virtuale aperto al pubblico il 3 dicembre in Sala borsa, dove gli organizzatori si attendono già un boom di visitatori e curiosi. Al momento il progetto, annunciato per la prima volta nel 2012 ma da allora rivisto e arricchito, è ospitato appunto dal Museo medievale bolognese ma conta di crescere e ampliarsi, anche in altre sedi.

Ne parlano questa mattina nello stesso museo di via Manzoni tutti gli addetti ai lavori, dal presidente della Festa della storia Rolando Dondarini al fondatore di TowerandPower Massimo Sinigaglia, dal responsabile dei Musei civici di arte antica Massimo Medica (Istituzione Bologna Musei) al partner tecnico del progetto Luca Marchetti (studio Evil). Spiega quest’ultimo sulla “Macchina” in 3 D: “L’effetto è quello di sentirsi trasportati in un altro mondo, tutto ricostruito. È stato un complesso lavoro quello di ridisegnare case, singoli mattoni, persone, pezzi di pane delle botteghe di strada. La tecnologia impiegata- segnala ancora Marchetti- è simile a quella dei film in 3D, con una visione diversa per ciascun occhio e, quindi, con l’illusione addosso di sentirsi davvero in un altro mondo”.

di Luca Donigaglia, giornalista professionista

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