ROMA – “Dovremmo avere un sistema che renda conveniente comportarsi bene e non male, invece in Italia è conveniente comportarsi male”. Lo ha detto Piercamillo Davigo, presidente dell’Anm, intervenendo ad Agorà (RaiTre).
“Sono dell’idea che se la gente venisse abituata a rispettare le regole, probabilmente diminuirebbe il numero dei ‘deviati’- ha aggiunto Davigo- Se invece sono generalmente tollerate le violazioni, le deviazioni aumentano”.
“Sono convinto che la situazione sia peggiorata rispetto ai tempi di Tangentopoli. È venuto meno il senso di vergogna, o se preferite l’ipocrisia, cioè – per dirla con La Rochefoucauld – l’omaggio che il vizio rende alla virtù”.
“Una volta la carriera politica all’interno dei partiti si faceva sostanzialmente con le mazzette”. E sottolinea: “Una volta faceva carriera chi rubava- ha spiegato Davigo- perché quasi tutti quelli che rubavano dicevano di usare i soldi delle tangenti per comprare le tessere, con le quali partecipavano ai congressi di partito”.
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