NEWS:

Vaccini, M5S contro la linea dura delle Regioni: “Basta intimidire”

Le Regioni ragionano sulla denuncia per chi non vaccina i figli. Ma secondo i grillini sono "minacce fuori luogo". Ecco perché

Pubblicato:14-10-2015 17:41
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:38

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

RIMINI  – Usare “confronto” e “informazione” piuttosto che “ordini” e “intimidazioni“. La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Raffaella Sensoli, interviene sul tema delle vaccinazioni bocciando le prese di posizione dell’assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, e del vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi, preoccupati per la “scarsa affluenza” tanto da lanciare un “incitamento alla denuncia”.

Clicca qui per sapere cosa ne pensa il presidente dell’Istituto superiore di Sanità

Reazioni, stigmatizza la pentastellata, che “il più delle volte non tengono conto della realtà”. Infatti, ragiona Sensoli, “se un genitore è convinto che il vaccino metta gravemente in pericolo la salute di suo figlio non sarà certo una minaccia di segnalazione in Procura a fargli cambiare idea”. Quello obbligatorio per legge è il tetravalente contro difterite, tetano, poliomielite ed epatite b: già oggi chi non, effettua questa vaccinazione è passibile di denuncia. Per cui “le minacce sono quanto mai fuori luogo”. Piuttosto occorre informare, perché, conclude Sensoli, “insinuare che la gente sia ignorante perché si informa su internet è lo stesso atteggiamento di chi pianifica la disinformazione“. Gli amministratori “usino il confronto e l’informazione, non degli ordini o delle intimidazioni”.


di Cristiano Somaschini

Giornalista

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it