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Roma. Da oggi ci si potrà sposare nei musei o nelle ville

Leonori: "È una bella possibilità per chi vuole sposarsi a Roma che porterà risorse alla città visto che gli sposi dovranno comunque pagare un canone"

Pubblicato:14-10-2015 07:22
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:38

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ROMA – Un matrimonio dentro una villa privata sull’Appia antica o all’interno di un museo. Oppure, ancora, sotto un gazebo su una spiaggia di Ostia o al roseto comunale. Sono solo alcuni dei possibili scenari che offre il nuovo ‘Regolamento per l’istituzione di nuove sale per la celebrazione di matrimoni con rito civile sul territorio di Roma’ approvato ieri in giunta e presentato oggi dall’assessore al Commercio, Marta Leonori, e dal capogruppo del Pd in Assemblea capitolina, Fabrizio Panecaldo. Il nuovo regolamento non contiene la lista dei luoghi dove si potrà celebrare ‘il giorno più bello’ ma i criteri da rispettare se un ente pubblico o un privato vuole offrire questa possibilità all’amministrazione capitolina in una sua location. Gli edifici e le sale, per essere considerati idonei, dovranno comunque avere una rilevanza storica, culturale, ambientale o turistica. E le proposte saranno raccolte attraverso un bando annuale.

matrimonio

“Il nuovo regolamento lo abbiamo approvato ieri in giunta- ha spiegato Leonori- questo stabilisce come accreditare luoghi privati e pubblici per svolgere i matrimoni civili. È una bella possibilità per chi vuole sposarsi a Roma che porterà risorse alla città visto che gli sposi dovranno comunque pagare un canone che finirà nelle casse del Comune. Uno dei luoghi che ci piacerebbe fosse inserito tra i nuovi luoghi pubblici c’è il roseto comunale”. “Questi luoghi- ha aggiunto Panecaldo- non serviranno solo ai matrimoni civili ma anche la trascrizione delle unioni civili. Noi crediamo che gli enti locali devono sempre più trasformarsi da datori di lavoro a datori di possibilità. Abbiamo ricevuto mail da tutte le parti del mondo da chi voleva sposarsi e da chi voleva aprire un impresa a questo scopo“.


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