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Primo giorno di scuola in Calabria, Occhiuto: “Sarà un anno straordinario”

Il benvenuto del presidente della Regione Calabria agli studenti in occasione del ritorno sui banchi

Pubblicato:14-09-2022 17:37
Ultimo aggiornamento:14-09-2022 17:37
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CALABRIA – “Buon anno e buona scuola a tutti gli studenti calabresi che oggi cominciano questa nuova avventura. Sarà un anno straordinario per voi perché imparerete tante cose. Oggi non voglio parlarvi né di problemi né di soluzioni, voglio solo augurarvi ogni bene e dirvi che dovete essere orgogliosi della vostra regione, la più bella d’Italia. Imparate tante cose, studiate fate quello che vi consigliano di fare i vostri insegnanti che svolgono un grande lavoro. Insieme dimostreremo, a tutti gli italiani, quanto straordinaria è questa regione”. Così il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, in un messaggio rivolto a tutti gli studenti e al mondo dell’istruzione, nel giorno della ripresa delle attività scolastiche per l’anno 2022/2023.

PRINCI: LA SCUOLA È LA PRINCIPALE AGENZIA SOCIALE INSIEME ALLA FAMIGLIA

“Ci aspetta un nuovo anno scolastico, che rappresenta una nuova sfida professionale ed educativa. La scuola, di ogni ordine e grado è, insieme alla famiglia, la principale agenzia sociale che prende in cura i nostri figli e li accompagna dalla tenera età dell’asilo sino alle porte dell’università e del mondo del lavoro. Noi siamo pronti”. Così la vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi, con delega all’Istruzione, in una lettera inviata ai dirigenti scolastici al corpo docente e tutto il personale tecnico e amministrativo in occasione dell’avvio dell’anno scolastico 2022/2023.

“La concertazione con voi, con l’Ufficio scolastico regionale, e gli enti locali territoriali – scrive Princi – sarà la nostra stella polare per guidare l’azione di programmazione che intendiamo sviluppare al servizio delle istituzioni scolastiche e, quindi, delle comunità calabresi”.


“È il caso dell’analisi dei fabbisogni formativi, per i quali – afferma – non si può agire se non insieme a voi dirigenti scolastici che avete il polso delle realtà scolastiche territoriali. Anche per questo mi sento di poter garantire con certezza che la programmazione regionale non si sovrapporrà alle misure già previste dal ministero dell’Istruzione, non solo per evitare inefficaci doppioni ma soprattutto perché – conclude Princi – proprio attraverso il dialogo partecipato con tutti voi, riusciremo a sviluppare una programmazione innovativa che sappia ascoltare le esigenze sul campo”.


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