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Piene ed alluvioni in vista, sul Po ci si prepara alla ‘Resistenza’ d’autunno

Il super-caldo d'estate spiana la strada a eventi meteo ed alluvioni estreme

Pubblicato:14-09-2022 14:21
Ultimo aggiornamento:14-09-2022 14:21

Maltempo alluvioni
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BOLOGNA – Prima niente pioggia, poi il super-caldo e ora? Ora, “l’inizio della stagione autunnale potrebbe portare con sé l’alto rischio di eventi estremi. La prima parte dell’anno ha visto infatti il verificarsi di un drastico deficit di precipitazioni che ha superato il 50% (toccando in alcune aree anche il 70%) e le temperature, sopra la media del periodo fino a 4-5 gradi, hanno creato le condizioni termo energetiche potenziali per lo sviluppo nel prossimo periodo autunnale di fronti di instabilità diffusa caratterizzati da possibili piene o eventi alluvionali“. E’ lo scenario a cui, secondo l’Aipo (l’Agenzia interregionale per il Po) bisogna prepararsi.

“PRIORITARIO METTERE IN SICUREZZA IDRAULICA L’AREA DEL ‘GRANDE FIUME'”

“Il clima è in rapido cambiamento e la corsa a rendere un territorio così densamente popolato come il Nord del paese più sicuro dal punto di vista idraulico rappresenta un valore irrinunciabile che ha l’assoluta priorità progettuale- dice il presidente del Comitato di indirizzo Pietro Foroni nella sua visita alla sede Aipo di Parma- attività economiche e civili sono legate a doppio filo al territorio ed è per questo che abbiamo voluto presentare le azioni più concrete che Aipo sta realizzando e realizzerà di concerto coi territori regionali ed in tempi adeguati alle necessità”. A Parma, Foroni ha indicato ai dirigenti responsabili delle diverse aree territoriali le linee guida operative per il nuovo mandato amministrativo dell’ente che da luglio vede come direttore Meuccio Berselli. Le parole d’ordine: prevenzione ed investimenti per mitigare gli effetti del mutamento del clima in atto.

IN VISTA CANTIERI PER 100 MILIONI PER ARGINARE I RISCHI IDROGEOLOGICI

Berselli, dopo aver annunciato la necessità di una accelerazione nell’ultimazione delle infrastrutture in corso, si è soffermato sulle priorità per una manutenzione capillare e costante oggi “indispensabile per prevenire ed arginare i rischi idrogeologici”: l’impegno “a mettere a terra una manutenzione utile per un importo ingente come 100 milioni di euro, secondo le priorità di progetto stabilite con le Regioni del comprensorio, impone un immediato e massimo sforzo dell’Agenzia per contribuire a rendere il nostro territorio più sicuro. Sappiamo che il verificarsi di fenomeni così improvvisi e violenti a causa del cambiamento del clima non consente il ‘rischio zero’ ma è proprio per questo che bisogna agire quanto prima e su tutti i fronti di prevenzione”.


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Foroni, in rappresentanza del Comitato di Indirizzo che comprende l’assessore Irene Priolo dell’Emilia-Romagna, l’assessore Marco Gabusi del Piemonte e l’assessore Gianpaolo Bottacin del Veneto, ha ricordato come “Aipo assuma, per funzioni tecniche, un ruolo strategico per tutto il paese visto che si occupa della sicurezza di una delle aree trainanti per l’economia italiana ed è per queste ragioni che ruolo e azioni dovranno essere condivise e sostenute dal prossimo Governo qualunque esso sia nella prossima legislatura”.

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