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Al Policlinico di Modena un topo nel pranzo per i pazienti: scattano le verifiche

L'episodio è avvenuto al reparto di Medicina Oncologica. I vertici dell'azienda non escludono il dolo

Pubblicato:14-09-2021 08:48
Ultimo aggiornamento:14-09-2021 08:48

topo ospedale
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MODENA – Un “topolino” morto sulla plastica protettiva degli alimenti contenuti nel vassoio del vitto. È stato trovato il 9 settembre durante la distribuzione del pranzo al reparto di Medicina Oncologica del Policlinico di Modena. L’azienda ospedaliero-universitaria, che gestisce la struttura, sottolinea in una nota “come si tratti certamente di un episodio increscioso e del tutto esecrabile, sul quale sono in corso tutte le verifiche possibili per capirne le cause, senza escludere alcuna possibilità” inclusa quella del dolo.

Ci sono indagini in corso a 360 gradi, analizzando l’episodio da ogni punto di vista, e non sono escluse azioni per gettare discredito su autorità e sanità pubblica. A quanto si apprende starebbero lavorando al caso anche gli inquirenti. L’azienda ha subito accertato come “non vi sia stata alcuna contaminazione degli alimenti” e “ha immediatamente attivato tutti i servizi preposti, direzione sanitaria, direzione servizi per l’ospitalità, igiene ospedaliera, per analizzare le cause dell’evento – si legge nella nota del Policlinico – e accertare le responsabilità, prendendo in considerazione qualsiasi ipotesi, compreso il dolo“. È partita quindi la segnalazione all’Igiene pubblica dell’Ausl, anche per ulteriori controlli.


Il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Claudio Vagnini, commenta: “È un fatto gravissimo. L’azienda è impegnata nell’accertamento delle responsabilità e nell’adozione di tutte le azioni conseguenti anche di natura legale, senza escludere alcuna ipotesi rispetto a quanto accaduto. Questo episodio, di cui ci scusiamo, è inaccettabile e non corrisponde ai criteri di cura, attenzione e sicurezza che l’azienda da sempre assicura tramite i suoi professionisti e che pretende dai propri fornitori”.

Da una prima ricostruzione dei fatti, continua infatti Vagnini, “non si è trattato di un problema nella preparazione dei pasti bensì di una criticità legata alla verifica del carrello termo-refrigerato prima dell’allestimento dei vassoi e al controllo del vassoio prima della consegna al degente. Ogni procedura è stata sottoposta a ulteriore verifica affinché una cosa simile non debba ripetersi mai più”. Aggiunge ancora Vagnini: “L’azienda è costantemente impegnata al miglioramento dei servizi per l’utenza e in questa direzione va la prossima attivazione di un nuovo terminale di ristorazione allestito all’interno del campus ospedaliero che sarà operativo già nei prossimi mesi, per consentire i già previsti lavori di ristrutturazione degli spazi attualmente utilizzati dalla cucina”.

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