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Caivano, convalidato l’arresto del fratello di Maria Paola: “L’ho inseguita, ma non volevo ucciderla”

Il 30enne avrebbe speronato il motorino su cui si trovano Ciro e Paola, colpendo il veicolo con ripetuti calci per farlo cadere. L'accusa è di omicidio preterintenzionale

Pubblicato:14-09-2020 13:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:52

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NAPOLI – Convalidato l’arresto di Michele Antonio Gaglione, il fratello 30enne di Maria Paola Gaglione. L’ordinanza, firmata dal Gip del tribunale di Nola Fortuna Basile, ha disposto l’applicazione della custodia in carcere per il ragazzo.

Gaglione è indagato per omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi in quanto non condivideva la relazione della sorella con Ciro Migliore, un ragazzo transessuale.

Ad Acerra (Napoli) il 30enne avrebbe speronato il motorino su cui si trovano Ciro e Paola, colpendo il veicolo con ripetuti calci per farlo cadere. La rovinosa caduta del mezzo ha poi provocato la morte della 20enne di Caivano.


FRATELLO: INSEGUITA MA NON VOLEVO UCCIDERLA

Ha riferito di avere (la sera dell’11 settembre ad Acerra) inseguito il motorino su cui viaggiavano Paola e Ciro. Voleva riportarla a casa. Questo ha raccontato al Gip del tribunale di Nola Michele Antonio Gaglione, il 30enne accusato di omicidio preterintenzionale aggravato da futili motivi per aver provocato il decesso della sorella Paola.

Gaglione ha confermato che lui e la famiglia erano contrari alla sua relazione con Ciro, ragazzo transessuale, e volevano che Paola, che il 16 agosto scorso aveva lasciato la sua abitazione al parco Verde di Caivano, ritornasse a casa. Ma Gaglione, pur avendo ammesso l’inseguimento, ha detto che il suo intento non era quello di uccidere la sorella. Ha riferito, inoltre, di aver soccorso Paola dopo l’incidente. Il 30enne resta in carcere dopo l’udienza di convalida dell’arresto.

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