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Al via giovedì a Modena, Carpi e Sassuolo il 20esimo Festival della Filosofia

"È un festival dal vivo, nel rispetto dei protocolli e normative consentiti", ha spiegato il direttore Daniele Francesconi

Pubblicato:14-09-2020 11:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:52
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ROMA – “La questione filosofica ‘macchine’ che abbiamo scelto per questo ventennale è il grande tema dell’artificiale e della mediazione tecnologica, ma anche la ridefinizione di cosa sia l’umano. La pandemia ha dato significati nuovi a tutti questi temi, anche se non ne parleremo direttamente se non in alcuni casi”. E’ il direttore Daniele Francesconi a spiegare all’agenzia di stampa Dire come il Festival Filosofia 2020 – che da giovedì prenderà il via a Modena, Carpi e Sassuolo e il cui programma è stato oggi presentato in conferenza stampa a Modena – attraverserà il tema della pandemia. 

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Appare quasi come un paradosso che l’analisi dell’artificiale e del potere cognitivo dell’uomo cada nella fase storica che vede la comunità globale sotto scacco di un virus. “Libertà e sicurezza, privacy e sorveglianza, intelligenza artificiale e tracciamento, ma anche statuto del corpo, dati biometrici, salute, benessere, post umano e la vita stessa- ha spiegato Francesconi- saranno temi sui quali lavoreremo moltissimo e che la pandemia ha focalizzato ancora di più”. 


“Sarà un test di responsabilità individuale e le nostre platee saranno il luogo più sicuro. Ci sono modi per rispettare il distanziamento e stare in prossimità nella sicurezza. E’ un festival dal vivo, nel rispetto dei protocolli e normative consentiti”. Nessun timore quindi da parte del direttore e degli organizzatori di essere criticati per una manifestazione che porterà gente in piazza in un momento in cui c’è ancora paura del virus: “E’ un’edizione senza precedenti- ha rimarcato Francesconi- tra prenotazioni, mascherine e sanificazione. Abbiamo studiato molte più platee con sedute secondo distanziamento, più diffusivitaà con lo streaming. Il programma è stato razionalizzato, ma è dal vivo. Le lezioni saranno più di 40 e arriviamo a oltre 150 appuntamenti tra lezioni ed eventi artistici con quasi metà dei relatori rinnovata”. 

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Sul rischio che il distanziamento metta a repentaglio le relazioni sociali, Francesconi ha risposto tornando al tema della comunità: “Non rispettarlo oggi vorrebbe dire tradirla e metterla a rischio”. 

Si inizia giovedì e le macchine in tre giornate ricche “semineranno nel pubblico” le grandi questioni di rilievo e se ne dibatterà, tra lavoro, salute, diritti e soprattutto futuro.

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