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Istituto Trinitari, domani parte il viaggio a cavallo da Venosa-Bernalda

Tutto pronto per la speciale carovana di cavalieri che da domani a venerdi’ 21 settembre attraversera’ il cuore della Basilicata da Venosa a Bernalda

Pubblicato:14-09-2018 14:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:33
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ROMA – Tutto pronto per la speciale carovana di cavalieri che da domani, sabato 15 settembre, a venerdi’ 21 settembre attraversera’ il cuore della Basilicata da Venosa a Bernalda, passando per Lavello, Spinazzola, Castel del Monte, Gravina di Puglia, Matera, Ginosa e Montescaglioso. E’ Nike, il progetto di viaggio a cavallo organizzato dal Centro di riabilitazione e formazione dei Padri Trinitari di Venosa e Bernalda, presentato lo scorso 11 settembre nella sala ‘Ester Scardaccione’ del Consiglio regionale della Basilicata a Potenza alla presenza del presidente del Consiglio regionale Vito Santarsiero, dei rappresentanti istituzionali dei comuni di Venosa e Bernalda, del direttore generale del Centro e ministro provinciale dei Padri Trinitari padre Luigi Buccarello, del direttore sanitario Ruggiero Doronzo e dell’ideatore e coordinatore del viaggio Francesco Castelgrande (responsabile dell’area di Terapia assistita con gli animali del Centro).

Il progetto giunge quest’anno alla sua decima edizione, nel cinquantesimo anniversario della presenza dell’Ordine sul territorio al servizio delle persone con disabilita’. Nike, come la dea greca della vittoria, ad indicare “il traguardo cui tende ogni nostro ragazzo nella battaglia che sostiene quotidianamente per vincere gli ostacoli che ne limitano la piena integrazione nel tessuto sociale- spiega padre Luigi Buccarello, ministro provinciale dei Padri Trinitari, oggi rettore del centro di riabilitazione- Questo viaggio vuole essere l’espressione visibile al territorio di un impegno che portiamo avanti da cinquant’anni in Basilicata, volto a garantire una migliore qualita’ di vita e una maggiore integrazione dei nostri ragazzi con il territorio. Questo impegno e’ un’occasione di crescita per tutti, uno stimolo ad essere piu’ attenti e sensibili ai bisogni degli altri, specialmente se piu’ sfortunati di noi”.
Una ventina di cavalieri, tra ospiti delle strutture di Venosa e Bernalda, operatori e volontari di associazioni locali, percorreranno antichi tratturi, in parte sconosciuti, tra Basilicata e Puglia, rinsaldando nel segno dell’unita’ e della solidarieta’ i due centri lucani, gemellati nel nome dell’accoglienza: “Il viaggio in ogni sua tappa e’ portatore di valori autentici che aiutano a superare l’handicap dell’individualismo e a credere nel valore della comunione e del sostegno reciproco- chiarisce padre Luigi- In ogni tappa del percorso, i comuni ospitanti creano un momento di festa, accoglienza e convivialita’. È un’occasione di incontro e di sensibilizzazione sul tema della disabilita’. Con questa iniziativa i ragazzi vogliono dire prima di tutto a se stessi e poi agli altri che, con l’impegno, la solidarieta’ e gli stimoli giusti si possono superare le difficolta’ che la vita spesso riserva e si puo’ riacquistare la fiducia nelle proprie potenzialita’”. Ad arricchire il viaggio di senso, il rapporto di “condivisione tra pari abilita’” che si crea tra volontari e ragazzi: “È una sorta di felice confusione- racconta il rettore della struttura- dove non si scorge piu’ nettamente la differenza tra le persone e dove prevale solo la passione e l’impegno che unisce”.

Operatori e terapisti specializzati preparano i ragazzi ad affrontare l’impresa, un appuntamento molto atteso e coinvolgente che permette agli ospiti del centro di sviluppare una particolare empatia con l’animale, in grado di migliorare la loro capacita’ di coordinamento ed autonomia, gia’ sperimentata e messa a punto nel corso dell’anno all’interno del percorso terapeutico dell’istituto: “L’ippoterapia e’ praticata nel nostro centro da oltre trent’anni- precisa padre Luigi- Ci abbiamo creduto quando ancora non era cosi’ diffusa e conosciuta e abbiamo potuto vedere i grandi benefici che produce nei nostri ragazzi. Sia a Venosa che a Bernalda siamo dotati di un maneggio dove quotidianamente vengono svolte le attivita’ sia di ippoterapia che di riabilitazione sport equestre”.
In questi dieci anni l’iniziativa e’ stata supportata da diverse istituzioni che hanno patrocinato l’evento ed incoraggiato l’impegno dei Trinitari a favore delle persone con disabilita’: “Questa edizione ha per tutti una particolare importanza poiche’ vuole essere l’espressione di un impegno e di una passione che vogliamo portare avanti nonostante tante difficolta’ che si incontrano- sottolinea il ministro provinciale- Servire i piu’ deboli e’ la ragione della nostra missione ed e’ anche un grande stimolo per tutto il territorio che cresce dal punto di vista umano e culturale nella misura in cui dedica attenzione agli ultimi e a coloro che hanno piu’ bisogno. Vivere questa esperienza di servizio nel Sud spesso dimenticato ed abbandonato- conclude padre Luigi- costituisce in se stesso un valore aggiunto e un messaggio di fiducia nelle potenzialita’ umane e culturali che il nostro territorio sa esprimere”.


DISABILITA’. ISTITUTO TRINITARI, VENOSA-BERNALDA CITTÀ DELL’INTEGRAZIONE

“Ogni viaggio e’ ‘Il Viaggio’, perche’ rappresenta difficolta’ uniche legate al cambio di percorso che operiamo annualmente. Il suo vero significato e’ far conoscere alle persone che incontriamo lungo il percorso il problema della disabilita’ e la domanda che ci pongono i loro genitori: cosa faranno i nostri figli quando noi non ci saremo?”. È con queste parole che Francesco Castelgrande, responsabile dell’area di Terapia assistita con gli animali del Centro di riabilitazione e formazione dei Padri Trinitari di Venosa e Bernalda in Basilicata, descrive ‘Nike’, il progetto di viaggio a cavallo in tappe tra i due borghi promosso da dieci anni dall’istituto per dare alle persone con disabilita’ ospitate la possibilita’ di vivere un’esperienza unica di condivisione, incontro, contatto con la natura e sfida dei propri limiti.
Il viaggio, presentato lo scorso 11 settembre nella sede del Consiglio regionale della Basilicata a Potenza, partira’ domani, sabato 15 settembre, e si concludera’ venerdi’ 21 settembre, coinvolgendo una ventina di ragazzi della struttura, che, aiutati da operatori e volontari, si alterneranno su sette cavalli per le oltre sei ore di cammino previste ogni giorno. Diverse le tappe intermedie tra Basilicata e Puglia che saranno toccate nel perocorso: Venosa-Lavello, Spinazzola, Castel del Monte-Andria, Gravina di Puglia, Matera, Ginosa, Montescaglioso e Bernalda.

COME NASCE L’INIZIATIVA

“Questa iniziativa, giunta alla sua decima edizione, nacque da un’idea dell’ex rettore del centro, padre Angelo Cipollone, che ha sempre creduto nell’ippoterapia, presente da quasi quarant’anni nella struttura, anche quando nessuno conosceva il significato di questo termine- racconta Castelgrande, coordinatore e realizzatore del progetto Nike- Padre Angelo si apri’ a questa innovazione che era appena arrivata in Nord Italia, dove mando’ alcuni operatori a formarsi. Quando iniziarono la costruzione della seconda casa a Bernalda- continua- nacque questa idea di congiungere con un ponte ideale le due strutture, esplorando tutti gli anni dei percorsi diversi”.

LA PREPARAZIONE AL VIAGGIO

Sole, pioggia, vento. La carovana Venosa-Bernalda affrontera’, nei circa 230 chilometri di cammino previsti in questa decima edizione, le condizioni metereologiche variabili di fine estate in tutta sicurezza, grazie all’attento e lungo lavoro di scelta del percorso svolto dagli operatori e all’allenamento quotidiano dei ragazzi: “Prepariamo i nostri ragazzi un anno prima della partenza- spiega Castelgrande- Tutti i giorni si allenano per tre ore sul cavallo. Scegliamo tratturi percorribili in sicurezza, e’ un lavoro lungo che dura tre o quattro mesi, a volte anche di piu’. È complesso organizzare questi viaggi- sottolinea- bisogna attraversare i percorsi a cavallo e trovare persone del posto in grado di indicare i sentieri migliori. È un viaggio molto ambito a cui spesso si uniscono dei volontari, ma si tratta di un trekking riservato a persone che hanno molta esperienza e sanno stare in natura. Per questo non formiamo mai gruppi estesi”.
Protagonisti della cavalcata saranno i ragazzi con disabilita’, stimolati ad oltrepassare gli ostacoli incontrati lungo il percorso: “Ogni difficolta’ superata e’ una grande vittoria, per questo il progetto e’ soprannominato Nike (dea greca della vittoria, ndr)- chiarisce Castelgrande- Sono una decina i ragazzi che partecipano da anni, ma in ogni edizione all’interno del cammino riabilitativo di tutti gli ospiti, diamo la possibilita’ di far entrare altre persone in questa cerchia di ragazzi selezionati. Quest’anno, ad esempio, partecipera’ uno dei nostri ospiti piu’ piccoli che sta seguendo la terapia con animali a Bernalda, in un percorso uno a uno con la sua educatrice ed istruttrice, che lo accompagnera’ nel corso di tutto il viaggio”. A garantire la sicurezza di questi speciali cavalieri, anche le pattuglie ippomontate dei carabinieri forestali di Puglia e Basilicata, che, come ogni anno, scorteranno a cavallo il gruppo, tra boschi, tratturi e percorsi frequentati dalle auto, mettendo anche a disposizione lungo il percorso le stazioni forestali.

LA GIORNATA TIPO

I tempi della carovana saranno scanditi da una vera e propria tabella di marcia: “Si inizia la giornata con la sveglia alle 6,30, si fa colazione e si mettono a posto i cavalli per partire intorno alle 8,30 o piu’ tardi, in base alla lunghezza del percorso- spiega Castelgrande- Dopo un cammino di tre-quattro ore, si fa una pausa pranzo caratteristica: un nostro collega partira’ con un pulmino e ci raggiungera’ nei posti piu’ impensabili per portare pasti caldi, preparati dalle nostre donne in cucina. Dopo questa pausa, magari da passare in qualche masseria per rilassarci e far bere i cavalli, si riparte intorno alle 14-14,30 per arrivare nei paesi alle 17,30-18, dove la cittadinanza ci aspetta, a volte con la banda, a volte con tamburi o personaggi in costumi d’epoca tipici”.
La tappa piu’ bella quest’anno sara’ quella tra Spinazzola e Castel del Monte, il 17 settembre: “A Castel del Monte, per volonta’ del rettore padre Gino Buccarello, ci sara’ un grosso momento di socializzazione tra i ragazzi e una compagnia di cavalieri che, in abiti federiciani, rievocheranno lotte, duelli, giostre- racconta il coordinatore del progetto- Allo spettacolo parteciperanno i nostri ragazzi e i ‘Cavalieri di Bianca Lancia’, capeggiati dal carabiniere forestale Francesco D’Andrea, per festeggiare in maniera particolare il nostro decimo anno di cammino”.

AUTONOMIA E ATTENZIONE: DISABILI PROTAGONISTI DELL’INTEGRAZIONE

“Quando portiamo i ragazzi in giro a visitare i cavalli li trattiamo in modo particolare, dedicando loro molte attenzioni- racconta Castelgrande- La cosa piu’ bella che accade in questo viaggio- sottolinea- e’ che le attenzioni le hanno i ragazzi verso i bambini delle citta’ dove facciamo tappa. Scendono da cavallo e se qualche bambino vuole provare a montare a cavallo, loro stessi li aiutano, diventando istruttori. Si integrano talmente bene nel tessuto sociale che diventano attenti nei confronti degli altri, veri e propri protagonisti”. Un cammino fisico faticoso che diventa percorso verso l’autonomia della persona con disabilita’, sempre a partire dal rapporto col cavallo: “Sono i ragazzi che li sellano, gli danno da mangiare, li preparano. Noi operatori diamo loro l’autonomia, questo e’ il nostro compito maggiore: renderli autonomi e far si’ che possano provvedere sia al cavallo che a loro stessi”.

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