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Venezia, 6 milioni di euro per la manutenzione del cavalcavia di Marghera

Lo ha stabilito la giunta comunale di Venezia, approvando il progetto di fattibilita’ tecnica ed economica

Pubblicato:14-09-2018 13:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:33

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VENEZIA – Il cavalcavia Superiore di Marghera, che collega Venezia a Marghera e alla tangenziale passando sopra alla ferrovia e allo svincolo da e per Mestre, sara’ restaurato, consolidato e adeguato al rischio sismico, con una serie di interventi del costo complessivo di 6.332.600 euro. Lo ha stabilito la giunta comunale di Venezia, approvando il progetto di fattibilita’ tecnica ed economica, e definendo che le risorse saranno inserite nelle annualita’ 2018 – 2019 del programma triennale delle opere pubbliche. Gli interventi saranno divisi in tre stralci funzionali. Il primo comprende gli interventi sulla parte superiore dell’impalcato, come il risanamento dei cordoli e degli sbalzi laterali, la nuova impermeabilizzazione, la sostituzione dei giunti, delle barriere e dei parapetti e il rifacimento della pavimentazione, per un conto totale di circa tre milioni. Il secondo ed il terzo stralcio riguarderanno rispettivamente la rampa lato Marghera e la rampa lato Venezia, e prevedono interventi di adeguamento sismico, il risanamento dei calcestruzzi dell’intradosso dell’impalcato, delle pile e dei pulvini. “Il viadotto oggetto di intervento fu realizzato alla fine degli anni Sessanta e, proprio per garantirne la sicurezza, come giunta Brugnaro, abbiamo deciso di intervenire con un importante intervento di risanamento, consolidamento ed adeguamento alle norme oggi vigenti”, commenta l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto, annunciando che i lavori inizieranno nella prossima primavera. “Il progetto di fattibilita’ tecnico economica appena approvato e’ il frutto di attivita’ preliminari, avviate gia’ da tempo, che comprendono il rilievo dell’opera, le indagini materiche sulla struttura e la redazione delle schede di vulnerabilita’ sismica richieste dalla specifica normativa”, conclude Zaccariotto.

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