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Festival della Filosofia, Bodei: “Il potere oggi usa la seduzione”

'Libertà è cambiata, ora è sfogo o orienta: poco spazio a scelte'

Pubblicato:14-09-2018 14:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:33
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MODENA – Le due lezioni magistrali di Remo Bodei portano la verità al cospetto del potere e del coraggio. Cosa nasconde la ‘ragion di Stato’ e quanto costa la coerenza filosofica di testimoniare la verità. E ancora la verità e il consenso, lo slittamento tra verità e autorità come pericolo del nostro tempo. Le “fake news sono come mattoni che costruiscono una verità alternativa e oggi la propaganda usa armi più sottili, non l’obbligo, ma la seduzione, un protagonismo illusorio, i big data in cambio di una scelta libera”, sottolinea Bodei a margine della sua anteprima alla stampa delle lezioni magistrali “Arcana imperii” e “Il coraggio della verità” in programma nella 18ma edizione del Festival della filosofia in programma a Modena, Carpi e Sassuolo dal 14 al 16 settembre. Questi i concetti chiave che il professore ha presentato stamane ai giornalisti al Palazzo dei Musei.

“E’ con Francesco Guicciardini, Niccolò Machiavelli e Thomas Hobbes che si iniziano a svelare i segreti del potere e ad analizzare l’arte di conquistare, espandere e mantenere il potere, quindi anche la violenza in una dialettica di simulazione e dissimulazione. E’ con il protoliberalismo inglese e la discussione pubblica- spiega il filosofo- che nasce la democrazia moderna. Siamo qui per staccarci dalla cronaca, ma per capirla. Facciamo politica in senso ‘alto’, per rendere i cittadini consapevoli”.

Oggi “la libertà è cambiata, spesso è solo sfogo o- sottolinea il professore, facendo riferimento ai social e al mondo del consumo e dei big data- è condizionata e orienta, lasciando un minimo spazio a delle vere scelte libere”. Non si arriverà mai all’idea regolativa della ‘casa di vetro’ e rimarranno nelle stanze della politica dei poteri segreti, dalla diplomazia ai servizi segreti veri e propri, ma, secondo, Bodei oggi viviamo il rischio di un “paradosso di democrazia oligarchica elettiva in cui chi ha potere in nome del consenso può fare tutto”. Le opinioni, conclude il filosofo parlando ai giornalisti, “aspirano ad essere verità e cosi la verità s’indebolisce”.


BODEI: “DERIVA TOTALITARIA? ABBIAMO ANTICORPI”

Contro il pericolo di una “deriva totalitaria, noi abbiamo gli anticorpi nella Costituzione e non credo si arriverà a questo”, dichiara Remo Bodei alla Dire, a margine della sua anteprima alla stampa delle lezioni magistrali “Arcana imperii” e “Il coraggio della verità”. “La democrazia liberale come finora l’abbiamo conosciuta- continua il professore- con la divisione dei poteri, con il divieto di andare contro la magistratura o trasformare il Parlamento in una camera di risonanza del governo, non c’è. Non è solo il sovranismo, ma una tendenza degli ultimi decenni. Il problema è creare una cultura critica, non trasformare i cittadini in followers e le maggioranze in grado di cambiare tutto solo perché si hanno i voti”.

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