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VENEZIA – Tra le opere strategiche in programma per le Olimpiadi invernali del 2026, l’impianto di risalita dalla Cabinovia Apollonio Socrepes a Cortina d’Ampezzo “riveste un’importanza fondamentale. Questo impianto rappresenta un nodo cruciale per la viabilità e la logistica dell’evento olimpico, fungendo da collegamento strategico tra la nuova viabilità, il parcheggio che sarà realizzato e la cabinovia di collegamento agli impianti di risalita per le Tofane. La sua realizzazione è essenziale per garantire il regolare svolgimento delle discipline olimpiche, come lo sci femminile, e delle Paralimpiadi del 2026″. A dirlo è il sindaco Gianluca Lorenzi molto preoccupato dal recente stop temporaneo alla pratica da parte del comitato tecnico regionale della Via (risale 7 agosto). Il rischio di un ritardo nelle tempistiche “potrebbe compromettere seriamente l’appuntamento con le Olimpiadi 2026”.
Pur riconoscendo l’importanza della sicurezza dell’impianto “come priorità assoluta, è necessario sottolineare che questa infrastruttura è un pilastro della nostra strategia, non solo per l’evento olimpico, ma anche per il futuro di Cortina. La mancata realizzazione di questo impianto metterebbe a rischio anni di lavoro e investimenti nella viabilità, nei parcheggi e nelle infrastrutture di risalita”, avvisa Lorenzi. Che è preoccupato anche per l’atteggiamento del Presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. “Abbiamo bisogno di collaborazione e di azioni concrete, non di ostacoli che rischiano di vanificare anni di sforzi e preparazione- sostiene Lorenzi- è tempo di lavorare concretamente per il bene della nostra città. Se il presidente della Provincia non interviene prontamente e non dialoga con i suoi uffici per trovare una soluzione, rischiamo di compromettere tutto”.
Il sindaco e i suoi assessori chiedono quindi un “intervento immediato e concreto” della Provincia di Belluno, “affinché Cortina possa affrontare le Olimpiadi del 2026 con tutte le infrastrutture e i servizi necessari, all’altezza delle aspettative internazionali. Il tempo delle chiacchiere è finito. Cortina ha bisogno di azioni, non di promesse”, conclude Lorenzi. Il Comune di Cortina ribadisce “la necessità di una collaborazione attiva e tempestiva da parte della Provincia di Belluno per assicurare che le Olimpiadi del 2026 si svolgano con il massimo successo e senza compromessi sulle infrastrutture necessarie”.
“La procedura di Via per l’impianto di Socrepes è oggi in Regione. I progetti devono essere precisi, rispettosi delle specifiche tecniche contenute nelle normative e avere tutto quello che serve per poter proseguire il loro iter. Altrimenti, sono necessarie integrazioni“. Così il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, in una nota che puntualizza la situazione dell’impianto cabinovia di Socrepes, su cui il Comune di Cortina ha inviato oggi un duro comunicato stampa contro Palazzo Piloni lanciando l’allarme rosso per lo stop ad una opera fondamentale per i Giochi invernali.
“Oggi la procedura dell’impianto di Socrepes così come chiesto dall’amministrazione comunale è stata avocata a sé dalla Regione Veneto come opera di preminente interesse regionale. Le 25 pagine di richiesta integrazioni provengono, infatti, dal Comitato Tecnico Via della Regione Veneto e non dalla Provincia di Belluno, nell’ambito del quale le nostre richieste di integrazione compaiono quali ‘osservazioni/pareri’, alla stregua delle numerose altre (17 in tutto, fra osservazioni di privati cittadini e di associazioni e pareri di altri enti). Il contesto ambientale in cui si inserisce il progetto di Socrepes è estremamente delicato e particolare, e pertanto sono necessarie documentazioni precise e precise garanzie di sicurezza, come dovrebbero sapere i progettisti”.
L’amministrazione provinciale, dice ancora Padrin, “ha a cuore sia lo sviluppo del territorio sia il rispetto delle procedure e la completezza dei progetti che proprio le richieste di integrazioni avanzate dalla Via regionale -molto stringenti e precise- contribuiscono a ottenere”. Ciò detto, “nel ribadire che i nostri uffici lavorano secondo precise disposizioni normative e con spirito di collaborazione nei confronti di tutti i proponenti di progetti- conclude il presidente Padrin- auspico che i progettisti dell’impianto di Socrepes completino il progetto con le integrazioni richieste, a beneficio non solo del Comune di Cortina che attende quest’opera dal 2020, ma anche dell’intero territorio provinciale, che ha in Cortina e nelle Olimpiadi una grande occasione di visibilità e sviluppo”.
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