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A Venezia torna la Festa del Redentore

Sull'inimitabile palcoscenico del Bacino di San Marco giochi di luce e di riflessi tracciano un caleidoscopio di colori che si staglia dietro le guglie, le cupole e i campanili della città

Pubblicato:14-07-2018 10:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:21
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VENEZIA – E’ tra le festività più sentite dai veneziani, in cui convivono l’aspetto religioso e quello spettacolare, grazie ai fuochi d’artificio che la notte del terzo sabato del mese di luglio attraggono migliaia di visitatori. Sull’inimitabile palcoscenico del Bacino di San Marco giochi di luce e di riflessi tracciano un caleidoscopio di colori che si staglia dietro le guglie, le cupole e i campanili della città: è la Festa del SS. Redentore di Venezia.

Cosa si festeggia

La Festa celebra ogni anno la fine dell’epidemia di peste che colpì tra il 1575 ed il 1577 gran parte dell’Europa e Venezia in particolare, causando oltre 50mila vittime su una popolazione stimata di circa 180mila abitanti. Nel periodo di maggiore espansione del morbo l’allora Doge Alvise Mocenigo, in accordo col Senato, fece voto di elevare al SS. Redentore un tempio dove “…i successori anderanno solennemente… a perpetua memoria del beneficio ottenuto…”. La prima pietra venne posta nel maggio del 1577 e il progetto venne affidato ad Andrea Palladio, il quale si servì di un collaboratore, Antonio Da Ponte, lo stesso che più tardi realizzerà il ponte di Rialto. L’edificio venne terminato e consacrato nel 1592 e rappresenta uno dei più grandiosi e armonici esempi di architettura religiosa palladiana.

Nelle solenni celebrazioni della terza domenica di luglio Doge e Signoria raggiungevano la chiesa attraversando il ponte votivo, inizialmente costruito affiancando 80 galere, che congiungevano così le zattere di Dorsoduro con la riva del Redentore, attraversando il canale della Giudecca. Oggi il ponte, realizzato da Insula Spa su incarico del Comune di Venezia, è costituito da 16 moduli galleggianti in legno e acciaio, ancorati da pali in acciaio zincato. Ogni modulo galleggiante è costituito da un elemento d’impalcato di 19×3,8 metri, sorretto da due galleggianti. Passerelle basculanti consentono l’accesso dalle fondamenta con ogni condizione di marea e un varco largo 10 metri permette il passaggio dei mezzi pubblici e di pronto intervento.


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Il transito pedonale sarà consentito dalle ore 19 di sabato 14 luglio alle ore 22 di domenica 15 luglio, ad eccezione dell’arco di tempo dalle ore 23 di sabato alle ore 0.30 di domenica, durante il quale si svolgerà lo spettacolo pirotecnico.

Alla festa religiosa si accompagna da sempre quella popolare: tutta la cittadinanza ancora oggi celebra infatti l’avvenimento con luminarie colorate che addobbano altane, giardini, campielli e le stesse barche su cui i veneziani ammirano, tra musiche e canti, lo straordinario spettacolo pirotecnico della notte del sabato.

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