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Promuovere l’Italia e aumentare i visitatori, parte il piano triennale di Enit

ROMA  - L'obiettivo numero uno: aumentare la spesa media.

Pubblicato:14-07-2016 18:05
Ultimo aggiornamento:14-07-2016 18:05

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oasi zello_naturismo6ROMA  – L’obiettivo numero uno: aumentare la spesa media. Poi, certo, attrarre sempre più viaggiatori in Italia ma spingerli verso un turismo che sia sostenibile. Perché se è vero che nel Belpaese i visitatori arriveranno, è altrettanto vero che “dobbiamo rispettare le nostre città” con un mix di offerte in grado di rendere attrattivi anche i cosiddetti siti minori e puntando di più sulle eccellenze italiane, agroalimentare tra tutti.

La nuova Enit-Agenzia nazionale del Turismo presenta il primo piano triennale del suo nuovo corso, supportata dai dati 2016 che parlano di un aumento del 4% rispetto allo scorso anno.

L’Auditorium Parco della musica, a Roma, è il luogo scelto per raccontare questi primi mesi di nuova governance, ma soprattutto per condividere i prossimi passi dell’Agenzia che vuole portare l’Italia nel mondo – e il mondo in Italia – anche attraverso una “forte strategia digitale. Per adesso- dice il consigliere Fabio Lazzerini- portiamo avanti quello che c’è, ma abbiamo in cantiere il rifacimento totale della presenza digitale di Enit”.


Non solo il sito, anche i maggiori social saranno uno strumento utile di promozione, visto che “l’80% dei turisti si informa su internet”, aggiunge la presidente Evelina Christillin. “Non abbiamo chiuso- tiene a dire- siamo qui, anche se poi magari qualcuno ci chiude”. Il distacco dal vecchio corso “è stato difficile”, ammette la presidente, ma “con la convenzione triennale firmata con il ministero dei Beni culturali e del Turismo è partito il cammino Enit per la riconquista della fiducia”. Prima tra tutti quella con le Regioni, con cui il 27 luglio è in programma la prima riunione del Consiglio federale rappresentativo delle Agenzie regionali per il Turismo. “Enit- riprende Lazzerini- in questo modo si presenterà insieme alle Regioni in maniera coordinata e più razionale nei mercati esteri”.

L’Agenzia intanto parte subito con il piano e firma due protocolli d’intesa con I borghi più belli d’Italia (associazione privata che raggruppa oltre 300 piccoli centri abitati italiani) e con l’associazione Città e Siti italiani Patrimonio mondiale Unesco (che riunisce i comuni sedi di siti Unesco). Del resto, le leve dei “nuovi turismi” targati Enit puntano tutte sulla sostenibilità: natura, aree protette e paesaggi naturali. E poi borghi e patrimonio immateriale, cultura diffusa, sport e poli museali minori. Senza dimenticare quella che da sempre è l’eccellenza italiana: l’enogastronomia. “Perché nel turismo si ragiona per esperienza: che cosa voglio fare? Deciso questo, scelgo dove andare”, dice il consigliere. E allora in quest’ottica è necessario valorizzare quel ‘museo diffuso’ che è l’Italia e anche differenziare l’offerta e convinvere i viaggiatori a rimanere un po’ di più: “Contare le ‘teste’ che arrivano serve- aggiunge Lazzerini- ma bisogna moltiplicarle per quello che spendono. E il contributo economico per noi è più basso rispetto, per esempio, a Francia e Germania”. Dunque, “obiettivo numero uno sarà aumentare la spesa media. E poi, certo, il numero dei turisti”.

I mercati da aggredire per essere competitivi sono quelli “avanzati di Europa e Nord America, da cui provengono l’80% dei turisti, attraverso un marketing differenziato e generazionale. E le economie emergenti come Cina, India, Corea, Emirati Arabi, Messico, Brasile e Argentina rappresentano sempre più i nuovi bacini. Per questo, è necessario rafforzare la presenza di uffici Enit e le partnership con le eccellenze del made in Italy”.

Presente in Europa in 9 città, l’Agenzia intende aprire altre 4 sedi nel Vecchio Continente e, nei Paesi extra-europei, dove Enit possiede 12 sedi, sono in programma 3 nuove aperture: Shanghai, Bangkok (Thailandia, Laos, Cambogia) e Città del Messico. E dall’Italia per l’Italia? “Il turismo domestico rappresenta oltre la metà dell’intero movimento- specifica Lazzerini- La Lombardia è il primo bacino di flussi, seguita da Lazio, Veneto e Piemonte. Per implementare questo mercato occorre destagionalizzare le destinazioni, sviluppare i cluster e supportare la promozione dei territori su base interregionale”. L’ultimo punto del Piano triennale prevede lo studio dei mercati attraverso strumenti conoscitivi, quali i 94 focus Paese e i monitoraggi Enit. “Nel primo semestre 2016- così il consigliere Antonio Nicola Preiti- l’Agenzia ha svolto 78 conferenze stampa all’estero e 55 interviste, redigendo un totale di 4.485 comunicati stampa. I contatti con il pubblico hanno abbondantemente superato i cinque milioni, i seminari e i workshop sono stati 62, mentre le analisi di mercato sono state 87. Questi supporti redazionali hanno generato articoli e programmi per un valore complessivo di oltre 40 milioni di euro, intercettando circa 350 milioni di persone”. Il tutto, contando su un aumento delle risorse previsto dal Piano triennale: 28 milioni di euro nel 2016, 28 nel 2017, 27 nel 2018.

CHRISTILLIN: PROMUOVERE ITALIA E AUMENTARE VISITATORI

Promuovere il territorio, aumentare la permanenza media dei turisti in Italia, ma portarli (anche) fuori dai circuiti turistici tradizionali come Roma, Firenze e Venezia. Parola d’ordine, dunque, è sostenibilità. L’Enit inaugura il suo nuovo corso e con la presidente Evelina Christillin ha presentato il piano piano triennale 2016-2018. Tra gli obiettivi, “promuovere il territorio attraverso l’aumento dei turisti, soprattutto chi dall’estero vuole venire in Italia senza difficoltà di comunicazione, di collegamenti e di trasporti”, ha spiegato Christillin che ha ricordato il dato “già molto buono” dei primi quattro mesi del 2016: “Siamo al +4% rispetto allo scorso anno. Quindi, va già molto bene, e c’è anche un considerevole aumento del Sud“.

Poi, “aumentare la permanenza media dei turisti: oggi siamo a 3,64 notti- ha detto nell’evento all’Auditorium Parco della musica- e vorremmo averne di più. Di conseguenza, siccome i luoghi turistici per eccellenza scoppiano, bisogna promuovere non solo una destagionalizzazione, ma anche un decentramento delle sedi turistiche tradizionali”. In questo senso, progetti come quello dei cammini “sono straordinari e su questa strada stiamo già procedendo con piani speciali insieme al ministero”. Il tutto, puntando sulla “promozione del turismo sostenibile”. Infine, ha detto ancora Christillin, la digitalizzazione, “perché l’80% dei turisti si informa su internet”. Senza dimenticare il binomio turismo e cultura, perché “il 44% dei turisti stranieri viene proprio nel nostro Paese per la cultura. Ma molto deve essere fatto non soltanto sulla visita, e lo dico da esperta di cultura- ha specificato Christillin, che è anche presidente della Fondazione Museo Egizio di Torino- ma anche tutelare e valorizzare. Non si può lasciare che le cose cadano a pezzi. Tutela e valorizzazione vanno insieme. È l’Italia”.

FRANCESCHINI: ENIT RIPARTE CON PRESENTAZIONE PIANO TRIENNALE

“L’Enit prosegue nella sua azione di rilancio con il nuovo piano triennale – presentato oggi dai vertici dell’Agenzia nazionale del turismo all’Auditorium Parco della musica di Roma alla presenza del sottosegretario di Stato Dorina Bianchi – e con un aumento significativo delle risorse disponibili, che dopo una lunga stagione di tagli tornano a crescere. Le linee di azione e gli obiettivi illustrati da Evelina Christillin, Fabio Maria Lazzerini e Antonio Nicola Preiti sono il frutto di una visione intelligente che mira a consolidare la promozione turistica del nostro Paese sia nel principale mercato di riferimento dell’Europa e del Nord America che nei nuovi mercati dell’Asia e del Centro America, senza dimenticare il turismo domestico. Una visione in cui la strategia digitale gioca un ruolo determinante nel promuovere un turismo sostenibile e diffuso su tutto il territorio nazionale, capace di coinvolgere i potenziali visitatori nella scoperta di un patrimonio straordinario che rende unico il nostro Paese”. Lo dichiara il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

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