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Sanità, Iss, nuovo contratto allo studio di Sda Bocconi

SAN MARINO - Un contratto più flessibile e competitivo per

Pubblicato:14-07-2016 16:42
Ultimo aggiornamento:14-07-2016 16:42

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sm01SAN MARINO – Un contratto più flessibile e competitivo per le professioni mediche ma anche un uso più efficiente delle nuove sale operatorie: questi i due temi al centro della giornata di lavoro odierna per i medici e la dirigenza dell’ISS alla Sda Bocconi. Prosegue così l’attività di assistenza all’Istituto per la Sicurezza sociale della scuola di management milanese, avviata nei mesi scorsi, finalizzata a “valutare e migliorare alcune tematiche organizzativo gestionali fondamentali della sanità sammarinese”. A questo scopo, a Milano, si è tenuto un incontro con i docenti della scuola e un’ampia delegazione dell’Iss, composta da direttore generale, Bianca Caruso, direttore del dipartimento ospedaliero, Francesca Masi, i responsabili di unità operative e servizi, quindi Loredana Stefanelli per Medicina interna, Nicola Romeo per Pediatria, Miriam Farinelli di Ostetricia e presidente di Asmo, Maria Giovanna Gatti, Caposala blocco operatorio, Elisabetta Ercolani, Capo sala Day Surgery e Loretta Casadei, Coordinatrice degli Infermieri. In primo piano quindi l’analisi di aspetti utili all’elaborazione dei “principi di una ipotesi tecnica di architettura contrattuale per la sanità di San Marino partendo dalla professione medica”.

Tra i vari aspetti esaminati: specificità operativa, flessibilità, criteri di ingresso, progetti di ricerca e scambio in rete con altre realtà, metodi di valutazione e percorsi di carriera con l’obiettivo che “il contratto dedicato- precisa la nota Iss- possa godere di una maggiore o totale autonomia rispetto al resto della gestione del personale Pa”.

Secondo tema affrontato è stato quello dell’uso delle quattro sale dell’ospedale di Stato: “Sono stati analizzati i dati di utilizzo delle strutture e di gestione del personale- precisa la nota- in una ottica di miglioramento dell’efficienza di tutto il percorso che riguarda il paziente”. Al termine dei lavori, il direttore Caruso esprime soddisfazione per il clima di collaborazione con cui si sono tenuti, “a conferma del fatto- ci tiene ad aggiungere- che quando si parla di problemi tecnici e reali le contrapposizioni e anche le strumentalizzazioni vengono a cadere e si riesce a lavorare concretamente per trovare le migliori soluzioni in un’ottica di ampia condivisione e di sistema”.


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