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L’Emilia Romagna dice ‘No’ al referendum anti-trivelle in mare

La Regione Emilia-Romagna “non condivide” la proposta

Pubblicato:14-07-2015 11:08
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:26

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trivelle in mareLa Regione Emilia-Romagna “non condivide” la proposta di referendum abrogativo avanzata dall’Abruzzo sull’articolo del “Decreto sviluppo” del Governo che riguarda la ricerca di idrocarburi in mare, perché “si verrebbero a perdere importanti livelli di tutela e al contempo non si raggiungerebbe l’obiettivo di fermare lo sfruttamento”. Lo ha detto questa mattina al question time l’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo, rispondendo in aula a una interrogazione di Tommaso Foti (Fdi). L’esponente di Fratelli d’Italia chiedeva alla giunta “chiarimenti sulla propria posizione di fronte all’indizione in almeno cinque Regioni del referendum abrogativo della disposizione di legge contenuta nel cosiddetto ‘Decreto Sviluppo’ sull’attività di ricerca, prospezione nonché coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare, cioè – aveva chiarito il consigliere- sulla possibilità di effettuare trivellazioni nell’Adriatico, almeno per quanto riguarda il nostro territorio”.

Secondo l’assessore però “appare al contrario opportuno esaminare e discutere su eventuali formulazioni contenute nell’articolo di legge che possono aver dato adito ad interpretazioni non coerenti con le finalità perseguite dal dispositivo normativo”. Gazzolo precisa anche come “la Regione Emilia-Romagna nei pareri espressi sulla compatibilità ambientale delle attività di ricerca e coltivazione idrocarburi a mare ha sempre formulato il proprio giudizio sulla base dei reali impatti attesi a seguito degli interventi proposti”.

Foti si è dichiarato “soddisfatto” della risposta, sottolineando come “su un tema politico come questo la chiarezza giovi sempre a tutti” e ribadisce il suo “approccio laico alla vicenda”.


Di Mirko Billi – Giornalista Professionista

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