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Il Friuli Venezia Giulia verso il certificato verde e la digitalizzazione della ricetta bianca

Sul tema si è riunita la commissione consiliare competente in materia di salute alla presenza del vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi

Pubblicato:14-06-2021 17:45
Ultimo aggiornamento:14-06-2021 17:45

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TRIESTE – Il Friuli Venezia Giulia è al lavoro per dotarsi del certificato verde, legato al vaccino anti-Covid, e per la digitalizzazione della ricetta bianca, per innovare la “vecchia” cartella clinica digitale. A deciderlo oggi la commissione consiliare competente in materia di salute, presieduta da Ivo Moras della Lega, alla presenza del vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.

Nella riunione odierna è stato ricordato come il servizio sanitario regionale sia tra gli unici, a livello europeo, ad avere un sistema informativo integrato, con una storicità nelle banche dati e nei registri. Tra gli obiettivi del decennio digitale europeo che guarda al 2030 è previsto che il 100% delle cartelle cliniche siano disponibili online. Per raggiungere questo traguardo verrà investita parte dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Già pronto un gruppo regionale sulla privacy, formato da tutti i referenti delle aziende sanitarie e degli istituti di ricerca Irccs.

Cresce intanto il numero di persone che scarica i proprio documenti dalla piattaforma elettronica di servizi salute in mobilità (Sesamo). Dagli 11.015 cittadini per 57.633 accessi e 12.487 fascicoli sanitari elettronici (Fse) consultati nel 2019, si è passati a 158.855 cittadini a maggio 2021, per 2.235.410 accessi e 191.227 Fse consultati, registrando il 71% in più di accessi rispetto al medesimo periodo del 2020.


La priorità attuale, è stato rilevato oggi, è rendere disponibile online il certificato verde che attesterà la vaccinazione, la guarigione e l’effettuazione di test molecolari o antigenici per la ricerca del Sars-Cov-2. La consigliera Simona Liguori dei Cittadini ha posto l’attenzione sull’importanza di snellire le procedure per le prenotazioni delle vaccinazioni negli ambulatori dei medici di base e un miglioramento di alcuni servizi digitali. Furio Honsell di Open Fvg, ha chiesto che il software sia Open Source, mentre il pentastellato Andrea Ussai ha sollecitato una condivisione dei dati tra più soggetti sanitari e la tutela della privacy.

Walter Zalukar del gruppo Misto ha parlato del progetto, fermo al 2015, che prevedeva un sistema di soccorso transfrontaliero per cui i servizi di emergenza sanitaria potevano essere utilizzati scambievolmente tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia. A chiusura del dibattito, Riccardi ha sottolineato come il Friuli Venezia Giulia sia all’avanguardia sul fronte dell’informatizzazione dei dati, ma come serva anche creare un sistema interconnesso a livello regionale, nazionale e internazionale, auspicando che l’esperienza della regione sia esposta nella sessione europea affinché ne possano trarre beneficio altre realtà.

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